Recensione – Conflict: Global Storm (Xbox)

di • 4 novembre 2005 • RecensioneCommenti (0)1780

Titolo: Conflict: Global Storm
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox
Sviluppatore: Pivotal
Publisher: Eidos
Data di uscita: Ottobre 2005

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E’ ancora tempo di caricare i fucili, è infatti arrivato il nuovo capitolo della serie Conflict! Dopo i vari Conflict: Desert Storm, Back to Baghdad e Vietnam, che limitavano gli scenari alla sola zona del Golfo Persico e alle jungle vietnamite, nell’ultima fatica dei Pivotal, avremo modo di girare per il mondo.
Seguendo il trend del momento (legato purtroppo alla triste realtà che i notiziari ci mostrano ogni giorno), che vede il terrorismo come principale nemico in quasi tutti i nuovi film d’azione e "giochi di guerra", dovremo infatti comandare la nostra squadra anti terrorismo nelle zone più calde del globo, per svolgere delicate missioni chirurgiche che solo la Squadra Rossa (nome un po’ banalotto e poco evocativo…), con i suoi quattro membri dall’addestramento speciale, sarà in grado di portare a termine. Ci ritroveremo quindi in Colombia, Kashmir, Filippine e Corea del Sud, per sventare le minacce che potrebbero minare ulteriormente la pace mondiale.

Niente di nuovo sotto al sole, direte, dunque… già, è proprio così, nulla di nuovo in quanto a tematiche e trame, ma una un buon rinnovamento grafico e nel gameplay assicurano a questo titolo l’essere degno di attenzione. Già l’idea di partire in "media res", senza briefing introduttivi, gettandoci subito nell’azione, è sicuramente azzeccata. Nel filmato introduttivo, infatti, vedremo la nostra squadra lanciarsi con il paracadute nella notte della foresta colombiana, per scoprire, una volta a terra, di essere finiti in una trappola: si accendono i riflettori, si spianano i fucili… i terroristi erano lì ad attenderci. Dovremo quindi innanzitutto, comandando un solo soldato, riuscire a liberarci, recuperare l’equipaggiamento e far fuggire il resto della squadra, curando i feriti. Con la squadra riunita potremo quindi riprendere i contatti con il quartier generale e procedere nella missione.

Meglio la raffica o il colpo singolo?
Questa domanda vi capiterà spesso di porvela durante il gioco… già, perché non sempre avremo munizioni a non finire e poi, se i nemici non sono molti, il colpo singolo è di gran lunga più preciso. E scordatevi anche di andare in giro con un arsenale degno di un’armeria, ogni vostro uomo potrà infatti portare con sé "solamente" un pugnale, una pistola e due armi principali, oltre al consueto equipaggiamento base, raccomandato dal manuale del perfetto incursore, come ad esempio granate, fumogeni, esplosivo al plastico, mine claymore…

Di armi, poi, ne avrete per tutti i gusti:

- pistole di vari modelli con silenziatore e non
- fucili d’assalto (M4A1, AK 47…) alcuni con lanciagranate annesso
- mitra leggeri (UZI, MAC10…)
- mitragliatrici leggere (M60… che poi definirlo leggero è un eufemismo!)
- Shotgun (il caro vecchio fucile a pompa, per gli amici il mitico "pompone")
- Fucile da cecchino
- Lancia razzi anticarro.

Ovviamente la versatilità è un’arma vincente, per cui ogni membro della squadra sarà equipaggiato in modo differente, per cui avremo lo specialista in armi pesanti, il cecchino, l’uomo armato di shotgun (indispensabile negli scontri a corto raggio, all’interno degli edifici).
La cosa bella, poi, è che non avremo tutte le armi elencate fin da subito, molte, infatti, dovremo recuperarle nelle baracche o depredando i cadaveri dei nemici. In quest’ottica e in quella del risparmio delle munizioni, quindi, sarà consigliabile fare proprie le armi e le munizioni nemiche, avendo il coraggio di abbandonare una nostra arma, anche se magari migliore o comunque a cui siamo "affezionati", rimasta con poche munizioni, per un fucile d’assalto nemico, con abbondante riserva di piombo.

"Coprimi le spalle! Fuoco di copertura!!"
L’interfaccia di gioco, all’inizio, può sembrare un po’ ostica, ma con un po’ di abitudine diventerà comodissima e vi permetterà di passare in un attimo da un soldato all’altro e di dare ordini, anche complessi, in modo preciso ed efficace. Potremo infatti ordinare ad un nostro uomo di correre fino ad un riparo e coprire l’avanzata dei compagni, di strisciare verso un’altura dalla quale fare "cecchinaggio" sui nemici, oppure di coprire le spalle ad un soldato, mentre questi è impegnato nell’apertura di una porta. Sarà utilissimo anche "switchare" dalla visuale in prima o in terza persona per avere un maggior controllo sulla mira o sull’ambiente circostante. E non abbiate paura di utilizzare granate e fumogeni!!!  Le prime sono utilissime da gettare dentro una finestra prima di entrarvi con i propri uomini, ad esempio, ed i secondi sono fondamentali per nascondere i propri movimenti agli occhi del nemico. Scordatevi di gettarvi nella mischia sparando a destra e sinistra, non andrete lontano, è meglio usare la testa e conquistare un riparo dopo l’altro, con abili strategie.

Da quanto scritto finora avrete sicuramente capito che la giocabilità è sicuramente più che discreta, se poi ci aggiungiamo che sia i propri compagni che gli avversari sono dotati di una buona intelligenza artificiale, il titolo guadagna ulteriori punti. La modalità LIVE, ovviamente presente, è nella norma, anche se una menzione particolare è sicuramente meritata dalla possibilità di giocare in modo cooperativo il filo narrativo della campagna in single player.

Aspetto tecnico
Il comparto grafico di questo Conflict: Global Storm non fa di certo spalancare gli occhi e gridare al capolavoro, anche se, il nuovo engine utilizzato (lo stesso usato anche per Total Overdose) compie bene il proprio lavoro, con i modelli poligonali dei soldati veramente ben fatti, con buone animazioni e con una fluidità tale da rendere il gioco molto coinvolgente. Gli effetti particellari svolgono bene la loro funzione senza essere, comunque, particolarmente ben realizzati. Se dobbiamo trovare una magagna, i veicoli sono l’aspetto meno curato del gioco.

Dal punto di vista sonoro non ci sono lodi né biasimi. Il sonoro è abbastanza anonimo, ma riesce ad essere sufficientemente coinvolgente, soprattutto per quanto riguarda i colpi della armi da fuoco.

Commento Finale
Insomma, questo Conflict: Global Storm si lascia ben giocare, e se siete degli amanti del genere vi consiglio di passarci su un po’ di ore, potrebbe regalarvi delle belle soddisfazioni, visto che non è sempre facile concludere una missione senza dover continuamente ricorrere ai kit medici. Inoltre è bello ricevere medaglie e promozioni al termine delle missioni, contribuisce a far appassionare il giocatore ai personaggi della squadra. Personalmente ritengo inoltre che sia un buon "allenamento" in vista dell’uscita del nuovo Ghost Recon sull’attesissima Xbox 360.

La Pagella

Grafica: 7.5
Sonoro: 7
Giocabilità: 7.5
Longevità: 7
Voto complessivo: 7

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Si ringrazia DDE per la collaborazione

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