Recensione – The Dishwasher: Vampire Smile (Live Arcade)

di • 10 aprile 2011 • RecensioneCommenti (0)1061

Non capisco come faccia Nintendo a non fidarsi degli sviluppatori indipendenti – sempre che questo intendesse il buon Reggie Fils-Aime. Io mi fido ciecamente, in tutti sincerità, anche grazie a software house come Ska Studios che infilano due bei titoli consecutivi su Xbox Live. Il primo lo conoscerete senza ombra di dubbio, il secondo è The Dishwasher: Vampire Smile. Da quest’ultimo non mi aspettavo granché: il seguito di un Live Arcade di grande qualità, un prodotto che avrebbe potuto vivacchiare alle spalle dell’illustre predecessore e su uno stile capace di fagocitare anche il gameplay meglio congegnato. E invece…

… Invece no. La software house di Schenectady, New York non si è accontentata e, soprattutto, non ha lasciato che lo stile visivo della serie – follemente intringante – prendesse il sopravvento sugli altri componenti del puzzle The Dishwasher. Lo ha fatto con una buona dose di graditissima e sottile sperimentazione: dagli action ha mutuato lo "scimmiottamento" del cinema, con cut-scene velatamente interattive; dagli RPG ha colto i potenziamenti selezionabili ad hoc, le cosiddette "perle", che consentono al giocatore di affrontare nel miglior modo possibile le numerose boss fight. Ed è proprio il combattimento con un controverso boss, paraplegico e in grado di causare visioni al nostro lavapiatti, che da il via al momento più riuscito dell’intera saga: una versione 8 bit di Vampire Smile, con tanto di domande à la Pokemon, che viene inserita nel contesto con un’originalità allucinante – mi fermo qui per non "spoilerarvi" troppo, ma vale davvero la pena darle un’occhiata. Un’occhiata che anche la varietà dei nemici, non tanto quella delle ambientazioni (spesso sono le stesse per interi livelli, ma capisco i limiti di un gioco simile), e la pazzia sottostante le sequenze a fumetti si guadagnano con una certa facilità.

[img alt='Una situazione che si ripeterà molte volte durante il gioco' align='center' width='400']/immagini/Articoli/category1505/picture114342.aspx[/img]

Citazione obbligatoria per due dettagli la cui ironia mi ha particolarmente toccato: l’obiettivo "Per la gioia dei recensori: sblocca la difficoltà principessina", in primis, sembra evidenziare un vizietto che ad oggi attanaglia i recensori di tutto il mondo – quello di giocare a difficoltà basse per finire il gioco e potersi di questo beare in fase di chiusura dell’articolo. Io non ho sinora portato a termine la seconda avventura del Dishwasher, lo "ammetto" con la mia consueta sincerità, per motivi logistici e perché, abitudinariamente, mi fermo quando intuisco di avere elementi sufficienti alla stesura della recensione; ma sappiate che, in giro per il globo, non tutti hanno o possono avere (altro vezzo della megatestata videoludica media è quello di pubblicare giorni prima del day-one) tale libertà. Pertanto, Ska, hai colto anche stavolta nel segno. Il secondo dettaglio, perché di questi parlavamo, riguarda un’arma del vasto arsenale disponibile: la Dekkentozer, che mi pare di aver capito sia semplicemente un’imitazione del classico Superliquidator. Ero eccitatissimo all’idea di un nuovo gingillo, in quel punto della storia… immaginatevi la mia faccia al solo vedere che si trattava di un bluff allo stato puro. Una simpatica beffa – NON rifatelo!

Per i motivi di cui sopra, dunque, mi appresto a nominare (spero solo momentaneamente) The Dishwasher: Vampire Smile il miglior Live Arcade a 800 Microsoft Points dell’anno: l’offerta dei developer statunitensi è quantitativamente e qualitativamente senza pari – fatta eccezione per i difetti congeniti del genere, come l’impossibilità di capacitarsi della propria posizione all’interno di una mappa piccola e invisibile, ma includendo cooperativa e doppia campagna in singolo da cinque/sei ore. Modalità a non finire, che ruotano tutte sempre e comunque intorno al combattimento, e una trama stramba quanto curiosa fanno di questo un gioco da non lasciarsi assolutamente sfuggire.

 

                                                                               

9

/10

 

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