Titolo: Castle Crashers
Genere: Hack ‘n Slash / Role Playing Game
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: The Behemoth
Publisher: The Behemoth
Data di uscita: 27 Agosto 2008
Prezzo: 1200 Microsoft Points
Non accenna a fermarsi il periodo d’oro di Xbox Live Arcade, inaugurato agli inizi di Agosto dall’acclamato Braid e prolungato dall’altrettanto atteso Castle Crashers, ultima fatica targata The Behemoth che oggi andremo ad analizzare. Due titoli assai differenti, quelli sopraccitati, uniti in sorte dall’insolito prezzo che, a dire il vero, non avrà fatto la felicità degli utenti.
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Why so serious?
Fin dalle prime battute, Castle Crashers non tradisce le attese di coloro che speravano in un titolo esilarante e vivace, coerentemente a quanto mostrato finora dalla software house di Alien Hominid. Non vi sono dubbi, infatti, nell’interpretazione del gioco, che diventerà sempre più chiara col progredire della modalità "Castle Crashers", ossia la storia principale.
Scelto il nostro personaggio, differenziato dagli altri grazie all’uso di colori e poteri magici diversi, verremo fiondati in un castello messo a soqquadro da ignoti: il nostro atipico re (che addirittura ci aiuterà nel corso dell’avventura) ci indicherà col dito indice la direzione da prendere senza ulteriori indugi. Da allora, ci muoveremo tra foreste e fiumi a caccia dei nostri nemici. Sia nel gioco locale sia in quello online, avremo a disposizione altre due modalità, oltre alla cooperazione fino a quattro giocatori: l’Arena, in cui affronteremo orde di avversari con l’unico scopo di eliminarne il maggior numero possibile, e Più che mai, divertente sfida mangereccia tra quattro ghiotti eroi al tavolo del castello.
Entrambe, come anticipato in precedenza, non fanno altro che contribuire alla vena ironica del titolo The Behemoth: si fa la guerra, si eliminano ladri ed enormi mostri, ma ciò non impedisce di farlo col sorriso sulle labbra. Sorriso prodotto dalle espressioni dei personaggi, dalle situazioni grottesche in cui ci troveremo, dal doppiaggio di improbabili nemici.
[img alt='Uno dei primi boss che affronteremo' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1845/picture84999.aspx[/img]
Non si creda, tuttavia, che questo simpatico hack ‘n slash si limiti esclusivamente al premere ripetutamente uno o più pulsanti. Una forte componente RPG, aggiunta al turbinio di colpi che ci scambieremo coi nemici, dona infatti longevità e concretezza a un genere classicamente poco generoso in questi settori: potremo comprare armi o raccoglierle dalle mani dei nemici uccisi, imparare nuove tecniche con l’aumento del nostro livello, utilizzare i punti esperienza raccolti sul campo per migliorare forza, difesa, poteri magici e agilità dei personaggi.
Un insieme di componenti tutt’altro che accessorio, bensì fondamentale per il prosieguo dell’avventura, vista la crescente difficoltà riscontrabile nell’eliminazione di boss o avversari particolarmente forti.
Anche l’occhio vuole la sua parte
La cura riposta nella realizzazione grafica di Castle Crashers non è da sottovalutare. L’intento di ricreare le atmosfere tipiche dei cartoni demenziali dell’ultimo decennio è perfettamente riuscito, poichè la vivacità dei colori, in un contesto a due dimensioni, dona all’ambientazione e ai personaggi un aspetto pittoresco che spinge l’utenza all’ilarità. Senza tener conto delle reazioni dei nemici ai colpi (si passa da volti anonimi a mascelle spalancate e occhi ricolmi di lacrime) e dello "strano" comportamento di alcuni animali presenti nel gioco. A tal proposito, come non citare l’assurdo Pesce Gatto, boss di fine livello a metà tra un gatto spelacchiato e una forzuta bestia marina? Questa e tante altre chicche ci sono state riservate per l’occasione.
Il reparto sonoro, in cui viene ripercorso un mix tra musica tecno e medievale che riporterà senza dubbio i più nostalgici ai tempi delle sale giochi, è altresì interessante, pur soffrendo di una certa povertà numerica nelle tracce. Stesso discorso per il doppiaggio di nemici semplici o boss: alta qualità riversata in poche, semplici battute.
[img alt='Non sono certo lacrime di gioia' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1845/picture85007.aspx[/img]
Il supporto a Xbox Live, nonostante qualche problema iniziale ai server (dovuto all’inaspettato affollamento nel comparto online), promette assai bene: modalità cooperativa e sfide, nell’arena o a tavola, vi intratterranno in compagnia dei vostri compagni di console.
Commento finale
L’ultima fatica di The Behemoth rispecchia la moderna ricetta per un successo rapido e indolore: semplicità contenutistica, gameplay dosato e divertente, personaggi e situazioni comiche. Cosa volete di più dalla vita, a parte il celebre amaro?
Valutazione Generale
Presentazione: 7,5
I menù essenziali nella forma sono di facile consultazione.
Grafica: 8,5
La magnifica palette di colori ricorda i cartoon di recente produzione. La varietà degli scenari e dei personaggi su schermo garantisce un buon colpo d’occhio.
Sonoro: 8
Bella quanto corta, la colonna sonora si lascia ascoltare senza particolari problemi. Dicasi lo stesso per il doppiaggio dei personaggi all’insegna della semplicità.
Gameplay: 8,5
Il gameplay variegato e divertente incrementa la longevità del titolo. Di buona fattura la componente di gioco di ruolo.
Longevità: 9
Buona la durata del Castle Crashers, così come quella delle altre modalità. Fondamentale il supporto online.
Multiplayer: 8
Sviluppato intorno alla concezione di gioco cooperativo, il titolo Behemoth trova la sua punta di diamante proprio nella co-op su Xbox Live. Altrettanto esilaranti sono le modalità a più giocatori offline.
Voto Complessivo: 8,5
Siete alla ricerca di un divertimento insano e alla portata di tutti? Amate gli hack ‘n slash ironici ma dal gameplay profondo? Bene, Castle Crashers fa al caso vostro. Qualche lacrima per i 1200 Microsoft Points (al secolo 15 euro) da spendere ci può anche stare, ma in fin dei conti potrete godere di un Live Arcade immancabile nella vostra collezione.
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