Recensione – Braid (Live Arcade)

di • 28 agosto 2008 • RecensioneCommenti (0)943

Titolo: Braid
Genere: Platform/Puzzle Game
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Number None Inc.
Publisher: Microsoft
Data di uscita: 6 Agosto 2008

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Un oceano di parole andrebbe speso per Braid, prima magistrale impresa di Jonathan Blow, che in punta di piedi atterra sulla superficie ruvida di Xbox Live. Ma talvolta, come dimostra il lavoro certosino di Number None Inc., la semplicità è la chiave del successo. Questo platform game, che incrocia le modalità tipiche dei puzzle, ne è la prova: non sempre è necessario un mitra per cambiare il mondo.

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Super Braid?

La trama di Braid è all’apparenza assai elementare. Tim, dopo aver commesso diversi sbagli nei confronti della donna amata (una principessa), la rincorrerà in lungo e in largo per cercare il suo perdono: ben presto ci accorgeremo, tuttavia, che il nostro scopo tarderà a farsi raggiungere fino al classico lieto fine, avvolto in una filosofica tela dipinta a mò di acquerello. Numerose le citazioni al Mario di Nintendo, in primis nelle fattezze dei nemici e nelle modalità con le quali potremo abbatterli: canonico salto sulle loro teste e il gioco è fatto. Ma sarebbe sciocco fermarsi a quest’unica visione del titolo. Infatti, un buon condimento nelle meccaniche del gameplay è offerto dalla capacità del protagonista di riavvolgere il tempo, in modo da modificare il corso degli eventi a proprio piacimento: non si pensi, però, a uno dei Prince of Persia di Ubisoft, poichè i mutamenti temporali riguarderanno il paesaggio e gli avversari, ma non determinati oggetti (chiavi, in prevalenza, per sbloccare lucchetti illuminati di verde) che ci permetteranno di progredire nel corso della storia; starà a noi utilizzare correttamente le doti di Tim.

Ma non finisce qui. Ad arricchire il già ampio quadro offerto da Number None Inc. ci pensano i numerosi puzzle disseminati per i livelli: sfruttando le abilità del protagonista, infatti, dovremo conquistare i tasselli di questi piccoli mosaici raffiguranti scene di volta in volta differenti. Insomma, checchè se ne dica della sua longevità, Braid sfrutta al massimo il proprio potenziale spingendo il gameplay a una varietà difficilmente riscontrabile nell’attuale generazione.

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Una perla audio/visiva

Se il versante giocabilità rappresenta una ventata di freschezza per le nostre console, il reparto audio/visivo non è certo da meno. La visuale in puro 2D risulta una scelta ben congegnata, non solo perchè ripropone un gameplay evocativo, ma soprattutto perchè permette all’utenza di ammirare gli splendidi fondali disegnati per l’occasione, una sorta di acquerelli pieni di vita, pur nella loro staticità, e di colori vivaci.

Il ciuffo rosso, la giacca blu e il pantalone grigio del protagonista spezzeranno volutamente la poesia degli scenari: quasi a dire "non prendiamoci troppo sul serio". Vi capiterà più volte di restare imbambolati innanzi a tanta grazia, ricordandovi a forza "è solo un Live Arcade, è solo un Live Arcade!". Un esempio da seguire, in questa generazione monocolore. Ma il piacere videoludico non si limita soltanto agli occhi, raggiunge anche le orecchie, con musiche d’altri tempi e strettamente connesse alle fasi di gioco. Una colonna sonora che farà invidia ai capolavori del prossimo Autunno, poco ma sicuro, contribuirà alla nostra totale immersione nel titolo.

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Commento finale

Un vivo ringraziamento va fatto a Jonathan Blow, giovane sviluppatore autonomo, per l’irriverente coraggio mostrato nella creazione di Braid; gioco che senza remore aggiungiamo all’esigua lista dei capolavori del 2008, per il reparto grafico mozzafiato, per l’eccellente comparto audio, per la riscoperta giocabilità in due dimensioni. Non si faccia spaventare il videogiocatore dall’insolito prezzo di 1200 Microsoft Points (15 euro): sebbene manchi (a rigor di logica) la sezione online, saranno i soldi meglio spesi da molto, molto tempo.

Valutazione Generale

Presentazione: 9
All’inizio non vi accorgerete che non esiste un vero e proprio menù di gioco. Braid partirà immediatamente, con il suo nome stampato sullo sfondo e il nostro personaggio che si muoverà nell’ombra. Geniale.

Grafica: 9,5
La perfezione non è di questo mondo, ma Braid, in svariati punti, la sfiora con un dito. Scenari da favola e caratterizzazione unica del personaggio sarebbero da inserire nei libri di scuola.

Sonoro: 9,5
Gli effetti audio talvolta inappropriati sono l’unica sbavatura in un reparto che rasenta la magnificenza.

Gameplay: 9
Profonda nei contenuti, varia nelle situazioni, la giocabilità di Braid vi riporterà alla mente i fasti delle prime console Nintendo. Con quel tocco di innovazione portato dal rewind e dai puzzle.

Longevità: 7,5
6 mondi, 12 puzzle per ognuno di questi: di più non si poteva pretendere da un platform 2D.

Multiplayer: N.D.

Voto Complessivo: 9,5

L’ultima fatica di Number None Inc. risulta essere uno dei migliori giochi dell’anno, tra gli Xbox Live Arcade e non solo. Un acquisto dovuto, nonostante il prezzo leggermente più alto rispetto ai canonici 800 Microsoft Points, che andrà a distinguere l’attuale generazione per gli anni a venire.
A quando il sequel?

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