Whore of the Orient, letteralmente “Prostituta d’Oriente” – scuserete il francesismo, ma è questo l’appellativo utilizzato di consueto per Shangai -, è il nuovo titolo che Brendan McNamara, scrittore di L.A. Noire nonché discutissimo leader della defunta Team Bondi, ha atturalmente in cantiere. Kennedy Miller Mitchell Interactive, una semi-sconosciuta (almeno dalle mie parti) casa cinematografica, ne ha acquisito i diritti e si occuperà del suo sviluppo.

Un progetto, che “racconterà una delle più grandi storie non raccontate del ventesimo secolo”, nato in maniera piuttosto contorta: la già citata Kennedy Miller Mitchell ha comprato le licenze necessarie da McNamara, si è rivolta a un’anonima software house svedese (si pensa ad Avalanche, lo studio di Just Cause) per poi scartarla in favore di quel che rimane di Team Bondi – impiegato anche per la pellicola Happy Feet 2 da KMM. La proprietà intellettuale sarebbe dunque tornata a casa, dopo un circolo vizioso alquanto inspiegabile.

La softco. di Sidney è peraltro al lavoro sull’adattamento di Mad Max 4: Fury Road, film d’azione, che verrà pubblicato da Warner Bros. Interactive. I creatori di L.A. Noire quindi vivacchiano tra cinema e videogiochi, con la compiacenza dei colossi di Hollywood che ne sfruttano le qualità nel campo delle espressioni facciali.

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