Oggi mi sono accorto di conoscere così poco di Bioshock Infinite. Cosa (poco) strana, perché si tratta di uno di quei giochi che aspetto a occhi chiusi, sicuro del fatto che sarà un autentico capolavoro – al pari del primo titolo della serie, ci sta lavorando un certo Ken Levine, boss di Irrational, e questo garantisce a sufficienza. Ma un focus sui personaggi ci sta alla grande, ora, specie perché il day one è ancora così lontano: 2012, my godness.
Elizabeth, dunque: a Hollywood la chiamerebbero attrice non protagonista, qui mi limiterò a darle della spalla per il personaggio che dovremo guidare in Infinite, con la speranza che non diventi una “palla”… al piede – del tipo Ashley con Leon in Resident Evil 4. Una speranza alimentata dall’intelligenza artificiale che (stando alle dichiarazioni di Levine) le garantirà doti magiche di cui neppure noi disporremo.
Di questa figura, a quanto pare chiave nel terzo Bioshock, ha voluto parlare il geniale sviluppatore nordamericano.
“Quando arrivi a Columbia, Elizabeth è intrappolata in questa torre da quando era una ragazzina – e la liberi. Questo è essenzialmente il motivo che scatena il conflitto. A causa di questo gesto, la temperatura in città sale in una maniera mai vista prima.”
Molto importante, quindi, il rapporto con la città, con quest’ambientazione che il team di sviluppo dà per viva e determinante sulle vicende del gioco.
“La Vox Populi crede che la città sia corrotta, perciò vuole dimostrare ai lavoratori e agli oppressi del mondo che questo simbolo dell’imperialismo americano deve cadere. Una profezia dice che se Elizabeth cade la città cadrà con lei. Quindi la vogliono morta.”
E riguardo alla relazione vittima-carnefice che Elizabeth intrattiene con chi l’ha tenuta così a lungo segregata…?
“Si trattava dell’unico contatto che Elizabeth avesse mai avuto col mondo reale: le portava cibo, vestiti e libri. Ci giocava, addirittura, quand’era bambina. Quindi lei è combattuta. E penso che i personaggi combattuti siano molto più interessanti di quelli che agiscono con certezza.”
Non posso che concordare, sebbene il fascino di protagonisti come Master Chief, uno che sembra avere i paraocchi, resti uno dei misteri di quest’industria.
Bioshock Infinite, me ne lamentavo in apertura, sarà disponibile solo nel corso del prossimo anno. Oltre alla versione per Xbox 360, naturalmente, vi converrà tenere d’occhio quella per Vita: Levine è parso molto preso dalla nuova piattaforma di casa Sony.