Non ha mai fatto giri di parole, Tameem Antoniades, quando si è trattato di discutere delle vendite di Enslaved. Il gioco, ultima delle (opinabili o meno) perle di casa Ninja Theory, ha avuto un buon riscontro di critica – il nostro 7.5 ne è una testimonianza – ma non di pubblico: vuoi per la scarsa pubblicità, vuoi per il periodo d’uscita non troppo felice.
Antoniades, che di Ninja Theory è il leader, è tornato a fare il punto della situazione sul suo team e su quello che sarebbe potuto accadere nel caso in cui Enslaved avesse spaccato ai botteghini:
“Enslaved avrebbe dovuto fare meglio – e su questo ci siamo – e oggi noi staremmo sviluppando e perfezionando un sequel, facendo quel che si fa coi franchise: renderli migliori col passare del tempo.”
Probabile che il rimpianto di quest’uscita sia mosso anche dalla recentissima uscita di Gears of War: l’evoluzione della saga nel corso degli anni è stata permessa da dati di vendita favorevoli, che hanno appunto consentito il susseguirsi di miglioramenti nelle meccaniche ludiche. Esempio: l’inserimento dell’Orda in Gears 2, la co-op a quattro in Gears 3 e via dicendo.
Una possibilità che, a quanto pare, la software house di Cambridge non potrà mai sfruttare sul gioiellino incompiuto Enslaved. Si rifarà con DMC?