Epic sulla chiusura degli studi di sviluppo: "Colpa di acquisizioni stupide"

di • 15 luglio 2011 • NewsCommenti (0)753

Kudos a Mike Gamble di Epic. No, non siete disinformati se, fino a un secondo fa, ignoravate l’esistenza di un simile personaggio nella stessa software house/publisher del più rinomato Cliff Bleszinski; si tratta del boss europeo della casa di Gears, appunto, uno che solitamente lavora tra le scartoffie di un ufficio dedito agli incontri con la stampa e via dicendo.

Ma stavolta c’ha visto giusto e, forse, il buon Gamble ha preso appena in tempo il dannato treno della fama. Buon per lui. La chiusura degli studios e i conseguenti licenziamenti di massa? Colpa di acquisizioni senza senso – l’esempio di Black Rock e Disney è tutt’altro che a buon rendere, e con ogni probabilità la vicenda avrà un seguito polemico.

"Questa è una visione personale. Secondo me, sì, ci sono state acquisizioni di studi da parte di publisher che non ne avevano alcun diritto – bè, ce l’avevano perché avevano i soldi – ma qual era il motivo dell’acquisizione di uno studio hardcore-racing da parte di un famoso editore di IP per bambini? Non ha alcun senso."

Caro Gamble, un senso quell’operazione ce l’aveva sul serio. Ed è fin troppo banale dirlo. Non l’avete capito da soli? … Disney era a caccia di consensi che andassero oltre i fan di Topolino. Ha fallito (ai botteghini, perché Pure non era mica male). Ha fatto marcia indietro. Il problema è alla base: il colosso del vecchio Walt avrebbe dovuto farsi gli affari suoi, senza metter becco in faccende che, davvero, non le riguardano – tranne quando fa un uso à la Epic Mickey delle sue proprietà intellettuali.

Settorialità, amici. Settorialità. Quello che manca nel bellissimo mondo dei videogiochi. Come Red Faction che si intrufola di straforo nel mercato dei TPS. Ci siamo intesi?

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