Una rivoluzionaria tecnologia che immergerà i videogiocatori nella realtà virtuale; questa la sintesi del nuovo fenomeno del momento che sta travolgendo il settore videoludico internazionale, ovvero i simulatori di realtà virtuale. Ultimamente i “pezzi grossi” dell’industria, Microsoft e Sony, hanno deciso di strizzare l’occhio al VR Headset, visto anche il grande successo ottenuto dalla pioniera Oculus VR, società di Palmer Luckey che ha dato il via alle sperimentazioni di questo tipo di dispositivi nel campo dei giochi next-gen.
Come delle api operaie indaffarate nel costruire il proprio alveare, anche i due colossi dei videogame si sono dati da fare nel tentativo di produrre esclusive periferiche in grado di trasportare l’utente nel mondo virtuale, annunciando diverse novità nel contesto della Game Developers Conference 2014, tenutasi a San Francisco: Playstation, dal canto suo, ha presentato il Project Morpheus mentre il brand Xbox dovrebbe seguire la scia e presentare alla manifestazione i propri Fortaleza Glasses.
Ma siamo davvero di fronte a qualcosa di rivoluzionario per il mondo videoludico? I progetti Morpheus e Fortaleza faranno nascere una nuova era di intrattenimento digitale?
L’impatto di una periferica così innovativa nelle dinamiche di sviluppo dei videogame è senz’altro notevole e in grado di portarci su un nuovo livello di interazione con il mondo virtuale, non più relegato allo schermo di un TV. Fino a qualche anno fa una simile tecnologia era impensabile o quanto meno di difficile concepimento (ci aveva provato Nintendo nella metà degli anni ’90 con Virtual Boy) mentre oggi, con l’avvento dei nuovi supporti di Xbox One e Playstation 4, le fantasie dei produttori possono trovare terreno fertile su cui imbastire una nuova esperienza di gioco.
Tuttavia per poter ottenere un risultato di qualità le lavorazioni devono portare a qualcosa di estremamente versatile, stabile e complessivamente appagante, oltre che in totale sintonia con i prodotti poi dedicati: il salto di qualità deve avvenire in primis nel riconoscimento fisico dell’utente, garantendone stabilità e precisione, così come nelle tematiche di “immersione” come audio e qualità video.
Francamente sarà difficile parlare di evento rivoluzionario qualora ci trovassimo di fronte ad un sistema di riconoscimento approssimativo come quello di Kinect od a una periferica che non consente una totale migrazione della mente nel videogame perché “disturbata” da eventi esterni. Non siamo qui a chiedere la luna, ma quantomeno un passo avanti.
Dal canto suo Microsoft sembra essere impegnata nella produzione dei propri occhialini per VR già dal 2008: il progetto Fortaleza ha sinora lasciato trapelare poche informazioni, mai confermate da comunicati ufficiali. Sarà indispensabile attendere nuove rivelazioni, magari proprio nel contest della fiera di San Francisco, per poterne capire la portata e la potenzialità.
Un gadget di questo tipo, però, può passare facilmente dall’etichetta di hardware rivoluzionario a quella di delusione cocente. La sua utilità all’interno della vita del videogiocatore sarà determinata da fattori basilari, come ad esempio la gestione del wireless (sembra ad esempio che Morpheus sia utilizzabile attualmente solo con cavo), dimensioni, facile riconoscimento facciale e corporeo e, cosa fondamentale, una vasta scelta di videogame nel quale poter provare esperienze dedicate ed immersive. Senza questa serie di caratteristiche potremmo ritrovarci per le mani qualcosa di sbozzato e non definitivo, privo del balzo di qualità che tanto è stato ricercato.
La collaborazione tra produttore e sviluppatore è senza dubbio il tassello più importante per portare al successo questo progetto. Sarà infatti essenziale per Microsoft riuscire a presentare un prodotto in tempi brevi e cominciare ad interagire con le diverse Software House per la creazione di videogames dedicati ai Fortaleza, in quanto le due principali rivali (Sony e Oculus VR) hanno già portato avanti i loro piani.
Per poter dare un giudizio definitivo sulla reale utilità di questa periferica futuristica c’è bisogno ancora di tempo e conferme. Navigare a vista seguendo il faro di chi al momento ha trovato il successo non sempre può portare a qualcosa di produttivo, ma è anche vero che, viste le indiscrezioni che vogliono Microsoft impegnata sin dal 2008 in un progetto simile, Xbox One potrebbe stupire tutti regalando un progetto già prossimo alla conclusione e con caratteristiche superiori a quello che attualmente la piazza mondiale offre.
Se davvero i Fortaleza Glasses avranno quell’insieme di elementi vincenti in grado di portare la simulazione di realtà virtuale all’interno degli ambienti domestici allora la rivoluzione nel mondo dei videogames potrà avere un concreto inizio.