Alla fine della recensione di Operation Broken Eagle, il primo e deludente DLC di Dead Rising 3, ci siamo lasciati con una domanda. Il quesito in questione riguardava l’effettiva validità del Season Pass dell’ultima fatica Capcom, un prodotto di lancio che si è corretto nel tempo, divertente, ma pur sempre privo di quel plus che lo avrebbe consacrato negli annali dei videogiochi.
Oggi, a pochi giorni dalla release dell’ultimo pezzo del puzzle, tale The Last Agent, siamo pronti a mettere una pietra sopra al caso “contenuti aggiuntivi di Dead Rising 3” con un verdetto finale che speriamo vi sarà utile in fase d’acquisto. Procediamo.
Nel giro di poche settimane – e in sordina rispetto alle più decantate e discusse offerte stagionali dei titoli attuali -, le Untold Stories of Los Perdidos sono arrivate su Xbox Games Store senza troppo clamore. Sarà che la stessa Microsoft si è resa conto dell’effettivo valore dei contenuti scaricabili di cui sopra, ma un minimo di interesse in più me lo sarei aspettato, considerando anche che Dead Rising 3 è forse stato uno dei titoli di lancio più discussi e giocati dalla maggioranza degli early adopters in attesa della vera next-gen (o di Titanfall, giusto!).
E invece no, dopo il primo DLC non ho fatto nemmeno in tempo ad assimilare la delusione che, senza neanche accorgermene, in poco più di un mese mi sono ritrovato sul groppone gli altri tre episodi previsti con il pass, che alla fine tanto stagionale non è.
Nel pezzo in cui ho espresso il mio verdetto su Operation Broken Eagle ho posto l’attenzione su due problemi in particolare: i personaggi e la ripetività delle azioni da svolgere. Parliamoci chiaro: se una serie di contenuti aggiuntivi pone le basi, almeno concettualmente, per raccontare delle vicende alternative alla storia proposta nel prodotto principale, il giocatore dovrebbe aspettarsi qualcosa di particolarmente curato dal punto di vista narrativo o che almeno si regga su alcune differenze strutturali del gameplay rispetto a quanto visto in precedenza. Avrete quindi capito che non era questo il caso in cui ci siamo imbattuti inizialmente e, dopo svariate ore di gioco spese in compagnia dei nuovi downloadable content, posso confermarvi che non lo è neanche nei casi successivi.
La problematica principale di Fallen Angel, Chaos Rising e The Last Agent è infatti sempre la stessa. Il gameplay, esattamente come mi aspettavo, non si allontana minimamente da quello a cui siamo stati abituati. Le uniche aggiunte si limitano ai nuovi costumi e alla manciata di nuove armi disponibili per dei personaggi che, al di là della skin alternativa, si comportano esattamente come Nick Ramos, il protagonista del gioco. Il tutto prende quindi le sembianze della cara e vecchia formula del more of the same, apprezzabilissimo, per carità, ma pur sempre limitante e noioso per chi fan sfegatato della serie non è.
Parlando invece della storia, non posso certo premiare per brillantezza il comparto narrativo di un pacchetto che, viste le premesse accennate proprio dal nome del Season Pass, prometteva un arco narrativo con un pizzico di pepe in più, un valore aggiunto che avrebbe giustificato l’acquisto in combinazione con il titolo completo.
Sarò forse troppo pretenzioso, ma Capcom non mi ha dato delle espansioni degne di questo nome, il cui punto più alto è rappresentato proprio da The Last Agent, l’ultima arrivata. Ma attenzione: lo è solo perché l’esperienza generale è meno frustrante rispetto alle altre, mica per altro, figuriamoci.
In definitiva, mi sento di sconsigliare caldamente l’acquisto a qualsiasi giocatore che non corrisponda alla figura del “malato terminale” in attesa di un nuovo Dead Rising o di un modo per continuare a giocare con la sua avventura ammazza-zombie preferita su Xbox One.
Ecco, è forse solo per questo ultimo tipo di giocatore che è stato pensato questo Season Pass, sviluppato frettolosamente e superficialmente da un team con fin troppe pressioni sulle tempistiche da rispettare. Tutti gli altri possono benissimo unirsi a me nella triste e sconsolata bocciatura di un pacchetto che, se messo su con tutti i crismi e le virtù del caso, avrebbe potuto rappresentare la salvezza di questo Dead Rising 3.
Un videogioco che, tutto sommato, dopo trilioni di giga di patch, non è affatto male!
Il codice di Dead Rising 3 – Season Pass per la nostra recensione ci è stato fornito da Xbox