Dopo il deludente Ninja Gaiden 3, Tecmo Koei ci riprova, ma questa volta con uno spin-off dai toni meno seri rispetto al capitolo principale. Yaiba: Ninja Gaiden Z eredita dal suo capostipite il minimo essenziale per ricondurlo alla serie. All’inizio del gioco, infatti, assisteremo ad un video in cui, durante uno scontro contro Ryu Hayabusa, Yaiba viene sconfitto e perde un braccio; da qui comincerà la storia che vede protagonista il nostro eroe ninja cyborg.
Yaiba, salvato da un’organizzazione segreta, si risveglia metà minja e metà cyborg con un solo scopo: uccidere gli zombie che stanno dilagando in città. Già dalle prime fasi di gioco ci si accorge che lo stile cupo dei primi tre capitoli è stato abbandonato ed al suo posto è stato preferito un cel shading con una palette cromatica abbastanza accesa. Se da un lato può piacere, dall’altro crea non pochi problemi in caso di sovraffollamento di nemici su schermo, data l’eccessiva presenza di tearing.
Le fasi di combattimento contro gli zombie vedono il nostro alter ego impegnato nell’esecuzione di combo, parate e schivate, risultando in prima battuta molto meno tattici rispetto al capitolo con protagonista Ryu; come in tutti gli hack ’n’ slash che si rispettino, più sale il moltiplicatore e più i punti esperienza, spendibili poi in potenziamenti di vario genere, aumentano.
L’introduzione di diverse tipologie di nemici rende l’azione più frenetica e meno monotona. Ci troveremo di fronte, oltre ai classici zombie disarmati, varianti ben più attrezzate che, grazie all’ausilio di bombe o altri ammennicoli, garantiranno un livello di sfida variabile. Elemento che farà la gioia dei giocatori più esperti.
La trama e i livelli si configurano molto lineari, come succede d’altronde anche con le iterazioni della saga principale. Da vedere di buon occhio l’aggiunta di fasi platform che variano le missioni e spezzano la monotonia di un titolo che ha come componente principale la pressione di due tasti ripetutamente. Vedremo Yaiba correre e saltare da un tetto all’altro ed ammazzare più zombie possibili per aumentare il combo counter; sarà possibile utilizzare anche l’abilità Cyber Visione, che similmente a quanto visto in capitoli della serie degli assassini o del più recente Thief, ci garantirà di percepire elementi della missione come nemici, pareti abbattibili o oggetti collezionabili utili a dipanare la storia del nostro ninja cyborg.
La difficoltà del titolo sembra per certi versi allineata con quella di Ninja Gaiden, con un approccio tattico che vede sempre la presenza di parate e schivate, ma non risulta frustrante nel momento in cui si sceglie di adottare uno stile più frivolo e ignorante. Questo non spaventa di fatto i neofiti, quanti si avvicinano a questo titolo, come avveniva per il primo Ninja Gaiden, complice anche un livello di difficoltà settabile a proprio piacimento.
Un’aggiunta molto gradita ai giocatori di vecchia scuola sarà l’introduzione come extra di Ninja Gaiden Z, un minigioco in stile 8-bit che ci vede tristi mietitori di zombie.
Yaiba ci sembra in definitiva soddisfacente, complice una grafica accattivante che si distacca dai canonici esponenti del franchise e da una difficoltà che non mette all’angolo i novizi. Aspettando la versione finale del titolo, ci sentiamo di esprimere giudizio favorevole su un titolo che vuole separarsi dal suo genitore per percorrere una strada propria: diamogli fiducia.