Il caso South Park: Il Bastone della Verità sta scatenando un bel polverone attorno a sé, richiamando l’attenzione del mondo videoludico sullo spinoso rapporto con il sistema PEGI e la censura.
Il videogame di Ubisoft, la cui uscita è prevista in Europa per il 7 Marzo per PS3, Xbox 360 e PC, è l’ultimo episodio ispirato alla serie televisiva di South Park, esempio massimo di come l’irriverenza e la volgarità portata all’interno di un cartone animato possa far nascere un fenomeno sociale.
Proprio per questo stile decisamente spinto ne Il Bastone della Verità la casa francese ha deciso di apportare alcuni tagli alle scene d’intermezzo, eliminando quelle che il sistema di classificazione PEGI aveva ritenuto come cut-scene decisamente oltre le righe. La rivisitazione verrà eseguita prevalentemente in Europa e coinvolgerà ben sette scene della storia e diversi elementi delle scenografie.
Ubisoft, dal canto suo, ha deciso di tirare su gli scudi in modo preventivo, evitando di andare incontro ad un duello di spade con l’autorità competenti (cosa non molto fantascientifica e distante da un pasticcio simile a quanto accaduto in altri prodotti videoludici ritenuti troppo spinti – vi ricordate l’Hot Coffee di GTA: San Andreas? -): è quindi difficile biasimare l’editore, anche se eliminare esclusivamente uno stralcio del contenuto di South Park è come pretendere di sembrare vestiti uscendo di casa con addosso solo un berretto in testa….
La quantità di battute volgari e vignette satiriche contro etnie, religioni e politica è sempre stato il marchio di fabbrica della serie, costantemente difficile da arginare. L’applicazione di una censura parziale è del tutto inutile se si mette sui due piatti della bilancia il contenuto globale del gioco e ciò che effettivamente è stato tagliato: i fiumi di vaff.., mer…, ca…. non possono di certo essere tramutati in “oh perbacco!” oppure “Accidenti”, o ancora “Mannaggia”… non siamo mica tutti Ned Flanders! Se ne ricaverebbe soltanto la perdita di credibilità nel prodotto e di certo numeri di vendita non soddisfacenti.
Come prendere, quindi, la decisione di Ubisoft? È corretto esercitare forzatamente la censura in un contesto del tutto immerso in scenari volgari come South Park? Beh, francamente facciamo fatica a trovare un senso ultimo a quanto fatto da Ubisoft (quanto meno se applicato ad un franchise come SP), escludendo la “paura” di sanzioni o critiche eccessive.
Se poi si vanno a sviscerare le mosse intraprese nei singoli paesi in cui South Park: Il Bastone della Verità uscirà se ne comprendono ancora meno le motivazioni: in America il cut è stato diversificato in base agli stati, passando dalla mancata applicazioni dei tagli nel Nord America, all’eliminazione più soft di due o tre scene ed infine alla censura in “stile europeo”, ossia a tutto campo. Ma particolari limitazioni ad esempio sono state apportate alla versione tedesca, dove le svastiche e i simboli nazisti presenti nel gioco sono stati opportunamente oscurati. Insomma un “trattamento” diversificato inconcepibile tra utenti che di fatto dovrebbero sottostare alle stesse regole.
Ma sorge una domanda spontanea: cosa ci troveremo di fronte quando, ad un certo punto della storia, verrà il momento di attraversare questi famosi spezzoni vietati? Beh, Obsidian ha decisamente superato sé stessa. In sostituzione delle cut-scene incriminate, ci troveremo di fronte a questa simpatica vignetta:
“Hai perso ancora, Europa. Questa scena, in cui cerchi di disattivare il campo di forza intorno a Randy ma in cui accidentalmente avvii la macchina vicina a lui, che gli infila una sonda nell’ano violentemente, non fa per i tuoi occhi. Randy, che ovviamente ha forti dolori rettali, ha bisogno del tuo aiuto per andare avanti”.
Come direbbe qualcuno, un epic win.