Insieme ad Assassin’s Creed, Just Dance è uno dei brand milionari di Ubisoft che permette alla software house francese di poter finanziare progetti fallimentari (o quasi) in termini di vendite quali, nominando solo quelli usciti nel 2013, Rayman Legends e Splinter Cell: Blacklist. Già in quest’ottica, le due serie di cui sopra dovrebbero essere lodate e acquistate senza batter ciglio, giusto per permettere a una delle aziende più importanti e impegnate del settore di continuare il suo business e far girare quella ruota la cui assenza equivarrebbe all’aborto di progetti ambiziosi dal punto di vista videoludico, ma con un mercato potenziale decisamente meno ampio delle produzioni più blasonate.
Da qualche anno a questa parte però, in casa Ubisoft si tende a sfornare dei blockbuster apprezzabili anche dai giocatori più avvezzi ai titoli più impegnati, ragionati e validi, oltre che dalla massa che ha “bisogno” di trovare il suo appuntamento annuale sugli scaffali, giusto per evitare crisi isteriche e d’astinenza. Just Dance 2014, ve lo abbiamo già sottolineato in precedenza con il pezzo redatto dal nostro Dott. Ing. Test. (cit.) Paolo Sirio riguardante la versione old-gen, non è assolutamente da meno.
L’edizione Xbox One, anche se ancorata alla categoria dei titoli cross-gen, si è presentata in tutto il suo coloratissimo splendore al lancio della console stessa senza stravolgere la formula, ma adattandola, per quanto possibile con le poche conoscenze (e anche la poca voglia di spremersi più del dovuto prima del tempo ndr.), all’hardware rinnovato della piattaforma. In particolare fruttando quella meraviglia di ritrovato tecnologico che è la seconda versione di Kinect.
E come lo fa? Semplicemente aumentando il numero di ballerini rilevabili contemporaneamente da quattro a sei. Il risultato, a patto di avere a disposizione una stanza abbastanza ampia da accogliere un casino da pigiama party del genere, è uno smodato divertimento tra amici. E si sa che, anche nel momento in cui Just Dance 2014 ha posto una maggiore attenzione verso la componente online, il massimo delle risate e dello sfrenato “party hard” davanti al televisore è dato proprio dalle modalità multiplayer in locale. Quindi ben venga la possibilità di poter invitare più amici in pista.
Just Dance, lo sapete certamente più di me, cari i miei videogamer ballerini, non è certo simulativo quanto il meno popolare Dance Central e, in quanto neo non poco fastidioso ai fini del giudizio sulla precisione del device, la cosa non ha certo giovato nella valutazione di Kinect 2.0 come strumento meramente ludico, visto che stiamo parlando di una dei pochi metodi di fruizione della periferica di movimento attualmente disponibili oltre alla Dashboard di Xbox One.
Ma tralasciamo per un attimo i rimpianti e, sperando che in futuro ci sia modo di testare le potenzialità tecnologiche “dell’accessorio”, magari proprio grazie alla prossima iterazione del dance game made in Ubisoft, focalizziamoci sul perché l’esperienza sulla console next-gen di Microsoft potrebbe rivelarsi quella definitiva. Oltre al supporto alle migliori (rispetto al passato) doti di Kinect, Just Dance 2014 è infatti compatibile con Smartglass. L’applicazione per smartphone e tablet, intuitiva e veloce come non mai, permette di controllare completamente i menù e l’interfaccia di gioco, spalancando ancora di più le porte all’utilizzo a prova di casual gamer. Insomma, portate al mio cospetto il più stupido dei fruitori che non riesce ad uscirsene da una situazione del genere: va cambiata al volo la canzone e per non perdere tempo con gli antichi e complicati pulsanti del pad (oh, poveri noi) ci si affida alla persona più vicina al tablet posto sul tavolino del salotto. Senza contare i momenti di ilarità che seguiranno la scoperta dell’inedita modalità Party Master, quella che affida la decisione dei passi da far eseguire agli amici a chi ha il controllo dell’app.
Just Dance 2014 è senza dubbio il party game di questo Natale, pieno zeppo di tracce all’ultimo grido già all’interno del disco di gioco e adatto a qualsiasi tipo di giocatore, dai bambini ai “grandi e vaccinati” (sicuri?) amici del veglione di capodanno. Un buon modo per sfruttare il Kinect finalmente disponibile in tutte le confezioni di Xbox One in attesa di un utilizzo più completo e soddisfacente in arrivo con la seconda ondata di titoli next-gen, o del prossimo JD, ovvio.