Quest’anno me lo sono imposto: “tu non guarderai i VGA!”. Poi ho saputo che l’evento avrebbe cambiato nome, che per ragioni non troppo chiare si sarebbe chiamato VGX 2013 e che ci avrebbero mostrato diverse ‘world premiere’. E non ho avuto alcun problema nel rinnovare la promessa fatta a me stesso qualche tempo prima: niente levataccia dalla mezzanotte di un (bel) sabato sera.
Avendolo seguito postumo – l’evento, non io -, posso confermare con un pizzico di amarezza che non mi sono perso assolutamente nulla. Qualche buona notizia (Telltale su Game of Thrones e la sorpresa della collaborazione con Gearbox per Tales from the Borderlands) ma nessun annuncio bomba, niente che fosse in grado di far partire alla grande questa next-gen discussa e un pochino discutibile.
Ora, tralasciando l’aspetto scenico – l’impostazione più colloquiale ha preso il posto dello show hollywoodiano degli anni scorsi – perché ne ho soltanto sentito parlare, mi soffermerei sulle presenze videoludiche alla serata degli Awards messa in piedi da Spike TV. Partiamo proprio con gli annunci, o supposti tali, per poi passare ai premi ivi assegnati.
Capitolo premi. L’impressione è che, come d’altra parte lo scorso anno, la giuria di Spike TV abbia voluto accontentare un po’ tutto il suo pubblico. A primo impatto potrebbe sembrare incoerente assegnare il titolo di GOTY a Grand Theft Auto V senza dare il premio di studio dell’anno a Rockstar Games, ma a ben vedere alcune ragioni hanno tolto alla software house di Dan e Sam House la gioia per il bis: gli intoppi dei primi tempi di GTA Online e la mancanza (chissà quanto durerà) di add-on per il gioco in solitaria hanno avuto un’incidenza ben più alta del previsto. Giustamente. Darlo invece a Naughty Dog vuol dire cercare di andare sul sicuro, con un team di sviluppo a livelli astronomici ormai dai tempi di Uncharted.
La palma di miglior sparatutto a BioShock Infinite segue la stessa logica dell’accontentamento di cui sopra: BioShock è solo un ospite nel mondo degli FPS, come dimostrano le sue meccaniche da shooter poco più che accennate, e premiarlo in questa categoria rappresenta una fragorosa bocciatura di Call of Duty: Ghosts e Battlefield 4 piuttosto che un encomio a Ken Levine. Assassin’s Creed IV: Black Flag miglior action-adventure ci sta più di quanto non sembri, sia per mancanza di competitor delle stesse proporzioni, sia per una qualità sotto diversi aspetti leggermente in crescendo.
Ho da ridire, infine, sugli award di personaggio dell’anno e miglior gioco per Xbox: ok, i Fratelli Lutece di BioShock Infinite mi hanno sorpreso, naturalmente in positivo, per la loro somiglianza con i protagonisti di David Lynch. Ma è forse abbastanza per strappare a Trevor di GTA V questo titolo? Ed è abbastanza forte l’interpretazione di Ashley Johnson, al microfono per Ellie di The Last of Us, da sottrargli il premio di miglior doppiatore? Dubito. Lo scettro di GOTY per Xbox affidato al pur interessante Brothers: A Tale of Two Sons è l’ultimo segnale dell’annus horribilis di Xbox 360. Zero concorrenza da Microsoft, multipiattaforma tutti premiati nelle altre categorie. Speriamo in un cambio di rotta con Xbox One.
La platea dei VGX ha premiato, per finire, Titanfall come gioco più atteso: qual è il vostro?