Non mi fido di Obsidian. Nonostante la redenzione di Fallout: New Vegas, coadiuvata nel bene e nel male da Bethesda, per me rimane lo studio di Alpha Protocol, di un gioco, cioè, buggato per una definizione mal interpretata di truffa videoludica.

E lo so che, spulciando tra le scartoffie, il curriculum di questa software house (costellato a dirla tutta da un paio di titoli cancellati) è tutt’altro che malvagio. Lo so. È una questione di sensi, un po’ come quella che mi fa storcere il naso a prescindere – ciao Treyarch! – quando sento il nome dello studio di Call of Duty: Black Ops.

Oggi sono pronto a riscuotere la mia bella dose di “ve l’avevo detto”. Con tono saccente dico, ebbene sì, ve l’avevo detto: non una, non due – tre volte. Quanti sono i rinvii di South Park: Il Bastone della Verità, progetto sottoscritto dai creatori della serie TV Matt Stone e Trey Parker, passato dalle mani della defunta THQ a quelle di Ubisoft.

“Abbiamo sempre voluto che il gioco avesse lo stesso feeling di un episodio di South Park”, hanno spiegato Stone e Parker sul blog dell’editore francese. “Portare il gioco agli standard dello show è stato una vera sfida e siamo entusiasti di poter dire che ci è voluto più del previsto”.

“Entusiasti” è un parolone, perché con ogni probabilità il duo non avrà preso benissimo questo ennesimo ritardo alias danno di immagine per il marchio, ma ci sta se ne consideriamo l’eclettismo.

Comunque sia, se ne riparlerà non più a dicembre ma dal 6 marzo 2013, quando il titolo sarà finalmente (?) disponibile nei negozi per PC, PS3 e Xbox 360. A circa cento giorni dall’avvio della next-gen, spiegatemi l’utilità di non rischiare il tutto per tutto sul finire della current. E soprattutto mettete la mano sul fuoco sul lancio di questo gioco che, a detta di molti, è praticamente completo da mesi.

Ve l’avevo detto, no?

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