In un post dello scorso anno commentato oggi più che mai, mi chiedevo se fosse giusto o meno pagare l’abbonamento a Xbox Live. Che fosse un euro o sessanta, era più una questione di principio – specie, se non soprattutto, perché in altri lidi l’accesso al gioco online e affini era gratuito.
All’alba della next-gen, cos’è cambiato in materia di network in casa Microsoft e Sony?
Molto. Tutto, forse. Come saprete, il gioco online sarà a pagamento anche su PlayStation 4, ad eccezione dei free-to-play che potranno essere utilizzati senza costi aggiuntivi anche sul versante multiplayer. La trovata di Sony, comunque, è intelligente: il prezzo del multigiocatore è stato incorporato nell’apprezzato Plus, per cui chiunque vi si abbonerà avrà non solo il pass per le sessioni in rete ma anche tutti i vantaggi del servizio premium – giochi “gratuiti”, temi, avatar, anteprime e chi più ne ha, più ne metta.
Su Xbox Live il discorso è invece rimasto prevalentemente immutato. L’unico vantaggio del sottoscrivere un abbonamento allo stato attuale sta nella possibilità di usarlo sia su Xbox 360 che su Xbox One – monca, questa, della sua principale caratteristica di always online che avrebbe davvero reso più interessante la sottoscrizione (con family sharing in primis). Games With Gold, l’iniziativa con cui i membri di Xbox Live Gold possono portarsi a casa – in via definitiva e non “in affitto” come su PS Plus – due giochi al mese a titolo gratuito è più una promessa per il futuro che una mossa all’altezza della concorrenza; semplicemente non vengono presentati prodotti in grado di stuzzicare l’appetito dei giocatori smaliziati e non, per una serie di ragioni capitanata dalla loro anzianità.
La situazione potrebbe però cambiare in futuro e dovrà farlo se Microsoft non vorrà avere un handicap costante nei confronti del competitor diretto, sempre più intenzionato ad investire nel settore dell’online e dunque meno esposto a critiche di tipo qualitativo. Quindi più titoli e fondamentalmente più recenti, altrimenti tutti a casa (o sul PlayStation Network).
Il costo delle sottoscrizioni sarà identico, e pertanto le discriminanti saranno la suddetta qualità, naturalmente la quantità dei servizi offerti e la loro rilevanza. Solo in virtù di queste componenti, tra qualche mese se non anno, potremo tirare le somme sul vincitore di questa intensa sfida.