Killer is Dead

Lasciatevi tentare da Killer is Dead

di • 12 settembre 2013 • RecensioneCommenti (2)3920

Avete presente quella “scintilla” che scatta quando un gioco vi prende fino al punto di volerci giocare in tutti i ritagli di tempo disponibili? Quella scintilla che vi fa innamorare di un prodotto al punto da volerlo giocare fino a notte fonda, senza limiti e senza remore. Cercavo un’amore del genere in un videogame di Goichi Suda – per gli amici Suda51 – da un po’, ma mai mi avevano sorpreso a tal punto. Killer is Dead invece ci è finalmente riuscito.

Goichi (go e ichi, cinque e uno in giapponese, da qui il suo alias) è sicuramente una delle personalità più interessanti e autoriali del panorama videoludico attuale. E’ da una decina d’anni che si distingue per il suo stile sopra le righe, viaggiando sempre tra l’onirico e il delirante. Ma nonostante ciò le idee da cui nascono le sue proprietà intellettuali sono semplici: Killer is Dead è la storia di un sicario e della sua squadra; facciamo parte della Bryan Execution, una compagnia di assassini piuttosto singolare che accetta ingaggi dallo stato (quale?), da chiunque sia in grado di pagare le spese richieste o semplicemente perché è giusto farlo.

Siamo Mondo Zappa, un assassino che non dovreste dare mai per scontato. Il suo nome dai suoni italiani è stato inventato mixando il Mondo Nakamura protagonista della serie tv giapponese Hissatsu Shingotonin e Frank Zappa. Il killer in cravatta ha un sapore italiano anche nello stile e nel savoir faire da perfetto Don Giovanni, ma il suo oscuro passato e il braccio bionico che lo accompagna lo rendono un personaggio unico, da cui vi aspettereste di tutto. Non che i suoi compagni siano da meno, intendiamoci. Le file della Bryan Execution sono infatti costituite dal mezzo androide e Chief of the Execution Officer (con tanto di sigaro) Bryan, dalla procace Vivienne – esatto, quella impersonata dall’apprezzatissima Jessica Nigri durante gli eventi e la promozione del gioco – e dall’invadente apprendista Mika, la cui unica mansione utile sembra essere quella di rianimarvi in caso di Game Over.

Avete qualche esecuzione da affidare alla Bryan Execution?

Avete qualche esecuzione da affidare alla Bryan Execution?

Sciolti gli “intrighi” delle prime, surreali scene filmate, Killer is Dead si presenta come un action abbastanza lineare, con il suo caro parco mosse e potenziamenti acquistabile. Alla base del gameplay ci sono due armi: la spada con cui sferrare fendenti a suon di combo e il braccio bionico con quattro tipi di configurazione e visuale da sparatutto in terza persona. Il combat system non brilla certo per tecnicismo, ma è basato più su un’azione veloce, spontanea, fatta di schivate e colpi messi a segno per accumulare l’Adrenalin Rush, l’abilità che ci permette di danzare tra delle spettacolari uccisioni istantanee.

Le missioni, principali o secondarie, sono suddivise per contratti selezionabili da un planisfero condito dal leitmotiv della Luna, satellite fondamentale anche ai fini della narrazione.

Tutto il sistema di gioco va di pari passo con il forte simbolismo della produzione: i diamanti rappresentano la vita, nulla non può essere acquistato; le rose rosse, o sangue come vengono chiamate nel gioco, sono i punti abilità che possono essere sacrificati anche per rigenerare la salute; i cristalli lunari sono infine il denaro con il quale è possibile acquistare biglietti di rianimazione, potenziamenti e regali per le vostre donzelle.

Le donzelle, altro punto cardine delle tematiche al limite dell’erotico preferite da Suda51, sono il pallino fisso di Mondo e le protagoniste delle missioni Gigolò, un mini-game, un gioco nel gioco degno dei migliori (o peggiori, a voi la scelta) simulatori d’appuntamento giapponesi. Da bravo donnaiolo, il nostro killer è circondato da belle donne vogliose di incontrarlo. Ad ogni appuntamento bisognerà soddisfarle con lingerie, rose, anelli, collane e profumi, ma non prima di aver accumulato la giusta dose di coraggio – ironicamente rappresentato dal sangue che va alla testa – buttando un occhio sulle grazie della signorina di turno. E così, a seconda del gradimento per il “pensierino” ricevuto e del numero di appuntamenti vittoriosi (rigorosamente tre, come narra la leggendaria regola), si finirà a letto con le compiacenti bellezze.

Occhiali a raggi X per la modalità Gigolò, esistono davvero!

Occhiali a raggi X per la modalità Gigolò, esistono davvero!

Appurato il fatto che siamo di fronte ad un action nella media, con un gameplay che potreste quindi vedere in un qualsiasi titolo del genere, Killer is Dead va, senza se e senza ma, apprezzato per il suo indiscutibile valore artistico. La direzione artistica è infatti di una caratura talmente alta e raffinata da risollevare la produzione anche dal gravoso problema del level design, ripetitivo e pieno di corridoi.

Tralasciate per una volta la grafica e i valori delle produzioni maggiori per abbracciare il tagliente cel shading che Grasshopper Manufacture ha messo su per voi: Killer is Dead e Suda51, come Hideki Kamiya e il poco fortunato The Wonderful 101, fanno parte di quella nicchia che va difesa, compresa e apprezzata da noi videogiocatori. Certo, la folle creatività del game designer giapponese può anche non piacere – io stesso non l’ho mai adorata fino in fondo -, ma lasciatevi tentare da Killer is Dead, è per il vostro bene.


Pubblicato da Deep Silver, Killer is Dead è disponibile dal 30 agosto per Xbox 360 e PlayStation 3.

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  • MAPO78

    ho apprezzato Shadow of the Damned e adorato Lollipop Chainsaw, ma niente, con Killer is Dead non è scoccata quella scintilla che ero convinto ci fosse. Per me è troppo particolare sotto molti punti di vista, dal design davvero diverso dal solito, anche da altri cel shading, arrivando alla storia che, raccontata in capitoli un pò troppo slegati, non è riuscita a stuzzicarmi. Peccato

    • FeliceDiGi

      Purtroppo i lavori di Suda51 sono talmente particolari che i pareri variano da persona a persona e da gioco a gioco. A me è successo il contrario: non ho mai apprezzato fino in fondo i progetti precedenti e ho amato Killer is Dead.

      Vediamo cosa succederà con il debutto next-gen. :D