Xbox 360

Il canto del cigno di Xbox 360

di • 6 settembre 2013 • Videogames, inc.Commenti (0)2050

Chi lo avrebbe mai detto. Dopo un autunno di polvere e stenti, Xbox 360 si accinge a vivere una nuova primavera, l’ultima, grazie alle uscite (pur multipiattaforma) che si stanno inesorabilmente accavallando tra agosto e settembre.

Nei prossimi giorni, tanto per citarne alcuni, leggerete su XboxWay.com le nostre Opinioni su Splinter Cell: Blacklist, Killer is Dead e Diablo III. Insomma, tre nomi – e ne dimentico sicuramente qualcuno… – che, se piazzati lo scorso ottobre ma anche novembre e dicembre, avrebbero fatto la felicità dei videogiocatori. Invece è andata com’è andata, e pazienza.

Prepariamoci, qualcuno di voi lo avrà già fatto acquistando i suddetti, ad uno splendido, commosso e commovente canto del cigno di Xbox 360. Un saluto che durerà da qui a qualche mese, avendo il suo apice in Grand Theft Auto V (a solo dieci giorni dall’uscita), e potendosi crogiolare nel piacere di quello che tanti hanno definito miglior platform della generazione, Rayman Legends.

Potrei ricordare, finendo a maggio/giugno sul programma delle uscite ma non nel mio – li ho recuperati di recente -, anche Remember Me e Metro: Last Light, entrambi emblema dello stesso “vorrei rischiare ma non posso” che ha spinto Heavy Rain lontano dai nostri lidi.

Insomma, non avrà la stessa sorte di una PS3 mai così in spolvero – The Last of Us, Puppeteer, Beyond: Two Souls, Rain, Gran Turismo 6… esclusive coi fiocchi in arrivo – ma pure Xbox 360 non se la sta cavando malissimo. Per le prossime uscite cito quella che, a memoria, dovrebbe essere l’ultima perla riservata ai fan della console di Microsoft: Fable Anniversary. Un remake, fatto con gli attributi di nessun altro, ma pur sempre un remake.

L'aria di Trevor è minacciosa, ma in realtà già sa che acquisterete tutti il suo gioco.

L’aria di Trevor è minacciosa, ma in realtà già sa che acquisterete tutti il suo gioco.

Parliamoci chiaro, il colosso di Redmond non è bravo nel dare continuità ai suoi prodotti, nel creare quelle che in gergo vengono definite “famiglie” (Nintendo sì che ne sa qualcosa). Lo ha sempre fatto con Windows e i PC, persevera sulle console – l’abbandono della prima Xbox, a momenti un anno di inattività della 360 in campo esclusive… – . La storia si ripeterà con la 360, il cui valore starà nel suo semplice essere appoggio per i giochi multiformato e ovviamente nel prezzo. Non è affatto giusto ma questo passa il convento e, chiudendo il cerchio che ho aperto in fase di introduzione, mi sta pure bene così.

Perché una PlayStation 3 ce l’ho, perché passerò alla next-gen fin dal giorno del lancio – il 22 novembre! – sperando in nuovi stimoli e proprietà intellettuali. In nuove sfide videoludiche. Brindiamo alla nuova generazione che ci attende.

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