Console War

I giochi prima di tutto, secondo Microsoft

di • 4 luglio 2013 • Videogames, inc.Commenti (0)1930

Nelle ultime settimane abbiamo avuto la possibilità di vedere l’incapacità di Microsoft nell’affrontare la situazione estremamente spinosa venutasi a creare in seguito all’annuncio di Xbox One e delle sue limitazioni. A far discutere sono state anche le dichiarazioni, sicuramente infelici, di Don Mattrick, ora impiegato presso Zynga.

Tuttavia quando una persona ha ragione, ha ragione e non c’è niente da fare. Sembra infatti che Microsoft non abbia alcuna intenzione di buttarsi a capofitto nella console war di prossima generazione, a differenza invece di Sony. Rispondendo circa un confronto sulle specifiche tecniche tra Xbox One e PS4 Alber Penello, a capo del settore product planning del colosso di Redmond, ha dichiarato come paragoni di questo genere non abbiano alcuna importanza con le nuove console, sottolineando l’importanza di ben altri aspetti:

“Il problema è che Sony ha deciso di pubblicare un sacco di numeri che, per certi versi, sono inutili. [...] Non siamo nel 1990, quando c’era il 16-bit contro il 32-bit.”

Penello sembra infatti aver compreso il vero significato della console war e della relativa importanza rappresentata dalle specifiche tecniche delle console. In questo anni abbiamo assistito ad un netto miglioramento delle tecnologie a disposizione dei produttori ed entrambe le aziende, Sony e Microsoft, hanno cercato di creare delle console capaci di offrire prestazioni elevate in termini di hardware, ma proprio questa caratteristica ci obbliga a rivalutare altri aspetti che, come accade al lancio di ogni nuovo dispositivo, possono essere messi in secondo piano.

Sony è più agguerrita che mai per la nuova generazione e lo dimostra con PS4.

Sony sembra più agguerrita che mai per la nuova generazione e lo dimostra con PS4.

Le elevate prestazioni delle console sono fornite grazie alla componentistica hardware e non intendo svalutare assolutamente questo aspetto, ma in un momento di “parità”, per così dire, quello che bisogna valutare con attenzione è proprio ciò che è in grado di fare realmente la differenza tra una console e l’altra: i giochi. Nonostante con il passare del tempo l’hardware assuma un’importanza sempre maggiore ciò che differenzia un dispositivo dall’altro è l’hardware e le modalità in cui i giocatori possono interagire ed apprezzare il lavoro degli sviluppatori.

In quest’ottica sono le esclusive, i giochi e le capacità delle software house a rivestire il ruolo più importante. Come sottolineato da Penello, infatti, gran parte delle persone non conosce le implicazioni derivate dall’uso di un processore piuttosto che un altro, o la presenza di una quantità minore o maggiore di RAM, salvo naturalmente i benefici più evidenti.

Un dispositivo può essere dotato di componenti all’avanguardia, ma l’utente finale non potrà apprezzare la potenza di specifiche tecniche migliori se la qualità di un gioco non rispecchierà realmente le loro capacità. A questo punto appare evidente come i numeri sulle caratteristiche interne contino, ma fino ad un certo punto. Oltre tale limite è il software a fare la differenza ed è proprio il lavoro svolto in questo ambito che riuscirà a convincere gli utenti o meno a scommettere su una console piuttosto che un’altra.

Il feedback degli utenti è stato decisamente negativo per Xbox One, che dà ora segni di ripresa. A suo modo.

Dopo il feedback decisamente negativo, Xbox One dà ora segni di ripresa. A suo modo.

Negli ultimi tempi Microsoft è stata al centro di feroci critiche, soprattutto a causa dei suoi errori di comunicazione con i media e delle limitazioni poste sulla libertà dell’utente finale. Fortunatamente però tutte queste limitazioni sono state rimosse e, salvo imprevisti, le due console potranno contare su una partenza equilibrata che, sotto alcuni punti di vista, potrebbe addirittura favorire la console del produttore giapponese vista la reputazione, ormai compromessa, del concorrente americano.

Microsoft potrebbe tuttavia avere degli assi nella manica che le permetterebbero di ribaltare la sitauzione, come ad esempio una riduzione di prezzo di Xbox One, portandola al pari con PS4, con un prezzo quindi di 399€. Andando oltre le difficoltà più evidenti, però, sembra che Microsoft abbia realmente compreso quali siano gli obiettivi da perseguire per avere la meglio in un settore sempre più agguerrito: sviluppare ed offrire giochi di qualità. L’hardware, per quanto importante, viene dopo.

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