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Xbox One all’E3: quando Microsoft pecca di superficialità

di • 17 giugno 2013 • Videogames, inc.Commenti (3)2238

L’E3 è finito e quello che abbiamo avuto la possibilità di vedere avrà sicuramente un impatto sul futuro delle console e dei videogiochi. Quello che tuttavia mi ha lasciato più perplesso non sono tanto le limitazioni – su cui mi fermerò – ad aver messo in difficoltà Microsoft, quanto piuttosto la sua apparente incapacità di affrontare in modo intelligente una situazione mediatica estremamente delicata dandosi, come si suol dire, letteralmente la zappa sui piedi.

Io, come milioni di gamer in tutto il mondo, ho seguito con interesse l’E3 soprattutto per conoscere nel dettaglio cosa ci aspetta con la prossima generazione di console ed attendevo con molto entusiasmo la conferenza di Microsoft, sperando che potesse in qualche modo riprendersi dalle numerose critiche piovute sulla compagnia in seguito all’evento di maggio dedicato ad Xbox One.

Sin da quel giorno, infatti, moltissime persone hanno criticato – seppur con riserva – Microsoft e la sua nuova console. Xbox One è una console fantastica e piena di contenuti ma che si basa in maniera eccessiva su elementi multimediali come Internet e TV, ponendoli in primo piano insieme al gaming. Tuttavia quello che sfugge, e che forse è proprio ciò che ha “ferito” maggiormente i giocatori, è il fatto che Xbox 360 era ed è tutt’ora un dispositivo focalizzato primariamente sull’esperienza videoludica. Esistono anche in questo caso elementi multimediali, ma l’obiettivo era uno solo: giocare e divertirsi.

Con Xbox One le cose sono un po’ cambiate e Microsoft, forte anche del suo dominio, ha tentato di ampliare i propri ambiti di competenza: è arrivato Explorer, Skype, multitasking, supporto alla tv satellitare e molto altro ancora. Ma il gaming? Xbox One prevede anche questo, ma non solo lo mette ironicamente sullo stesso livello degli altri servizi, bensì limita fortemente la libertà degli utenti.

Per chi fosse stato in letargo ci tengo a rielencare brevemente molte delle caratteristiche che hanno fatto letteralmente infuriare giocatori in tutto il mondo: poco focus sul gaming, Kinect 2 acceso 24 ore su 24, limitazione sulla vendita di giochi usati, DRM nelle mani dei produttori (interessati a ricavare dal mercato dell’usato) e, soprattutto, obbligo di collegarsi ad Internet almeno una volta ogni 24 ore. Pena disabilitazione del sistema e blocco totale. Risultato? Impossibile giocare, anche offline. Ultimo fattore, ma non meno importante, è stato il prezzo: 499€, 100€ in più rispetto al principale concorrente.

Sony naturalmente ha colto al volo l’occasione e con pochissimo sforzo ha ribaltato totalmente la situazione, attirando su di sé il favore di milioni di giocatori e utenti che potrebbero portare ad una crescita incredibile delle vendite. Come ha fatto tutto questo? In modo molto semplice. Durante la propria conferenza non solo ha annunciato, con grande felicità nel pubblico, che Playstation 4 non imporrà alcun limite al giocatore e che quindi non impedirà la vendita di giochi già acquistati, ma ha accompagnato tutto questo con un filmato breve ma incredibilmente efficace con una serie, si fa per dire, di istruzioni su come prestare giochi ad un amico:

Immagine anteprima YouTube

Per di più, Playstation 4 non prevede alcun obbligo di connessione ad Internet, soddisfacendo un’altra delle richieste piovute dal pubblico. Incredibile. Sony (allo stato attuale) ha vinto con una tattica talmente semplice da spiazzare qualsiasi previsione. Ha vinto perché non ha cambiato nulla. Non ha cambiato nulla rispetto al passato dei videogiochi; non limita la vendita dell’usato, non obbliga gli utenti a connettersi e, come se non bastasse, ha annunciato che PS4 sarà disponibile a “soli” 399€. Una differenza che, in un periodo di crisi come questo, sicuramente non dispiace.

Basta fare un giro su Internet per vedere le centinaia di post sull’argomento ed il concetto principale è uno, ed uno solo: PS4 vince, Xbox One perde.

Eppure Microsoft non è una semplice startup. Ha un’esperienza decennale, anche nel settore dei videogiochi, e può contare quantomeno su un reparto di pubbliche relazioni di tutto rispetto, ma se c’è qualcosa che abbiamo visto in questo E3 è che il colosso di Redmond si è dimostrato incredibilmente ingenuo e, permettetemi il termine, stupido.

Nonostante la mia obiezione alle limitazioni applicate da Microsoft con Xbox One ho aspettato – e aspetterò – per scegliere quale console acquistare. Tuttavia Microsoft non ha neanche provato a mitigare la rabbia dei suoi stessi utenti, ovvero quelli che le hanno permesso di arrivare dov’è ora nel settore dei videogiochi. Non solo questo, ma li ha in qualche modo anche provocati. E’ di pochi giorni fa infatti la dichiarazione di Don Mattrick in cui negava eventuali problematiche dovute all’obbligo di connessione ogni 24 ore:

“Fortunatamente abbiamo un prodotto per le persone che non hanno la possibilità di ottenere una qualche forma di connessione, si chiama Xbox 360″

Ecco la soluzione di M$ per rabbonire i fan: suggerirgli di comprare una Xbox 360 ormai vecchia di 8 anni e lasciare agli altri la next-gen. Probabilmente però questo non accadrà ed ecco lo scenario che si profila: non solo i giocatori non acquisteranno una Xbox 360, ma si affideranno  a PS4 per “ribellarsi” alla politica di Microsoft.

Uno dei risultati "internettiani" dell'E3 2013 di Microsoft.

Queste dichiarazioni, unite anche all’impassibilità dell’azienda americana di fronte alle richieste dei suoi utenti, lasciano intendere un’incredibile ingenuità mediatica. Il produttore ha affrontato la situazione nel peggior modo possibile, addirittura denigrando il suo pubblico e spingendo letteralmente le persone a rivolgersi al concorrente. Non fatico ad immaginare i dirigenti di Sony che gioiscono ed esultano in un mega ufficio del loro quartier generale pensando: “non è neanche stato così difficile!”.

Xbox One aveva tutte le carte in regola per dominare la prossima generazione di videogiochi, ma il comportamento di Microsoft e la sua testardaggine hanno probabilmente contribuito a decretare un nuovo vincitore: Sony.

Le mie considerazioni naturalmente arrivano a diversi mesi dal rilascio sul mercato e da qui a novembre potrebbero cambiare molte cose, ma se Microsoft non cambierà direzione il futuro appare piuttosto tetro.

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  • Alessandro

    Ms sta sbagliando gli approcci con questa console ma ha visto bene quello che sarà il futuro dell’ intrattenimento. Non tutti i mali vengono per nuocere… e tutti quelli che sceglieranno la concorrenza prima o poi si troveranno di fronte a problematiche le quali non saranno abituati e questo porterà a più di un semplice fastidio. Tocca guardare avanti è così…

    • Alessandro

      e aggiungo inoltre che Ms lo sta facendo a testa alta e con le carte scoperte… senza cosette del tipo gli sviluppatori avranno cmq la possibilità di applicare drm a piacimento!

  • Dan

    Ci sono un po di errori, cmq nel complesso buon articolo, sopratutto considerando che siamo su un sito che si chiama Xbox ;) … l’unica cosa che io avrei menzionato di più, e che cmq MS all’E3 al contrario di Sony ha presentato giochi su giochi, con nuove IP ed esclusive di rilievo come Quantum Break o RYSE… quindi se dovessi personalmente scegliere ora come ora sarei orientato su One, ma in futuro prendere PS4 credo sarà un obbligo per ogni gamer. A console war is over.