Motocross Madness

Motocross Madness, profondità e divertimento a basso costo

di • 12 aprile 2013 • RecensioneCommenti (0)1785

Negli ultimi anni Microsoft si è impegnata con diverse iniziative primaverili ed estive votate alla promozione di alcuni Live Arcade qualitativamente eccelsi. Quest’anno, complice la svolta e il forte focus verso la next-gen, non c’è neanche l’ombra di un evento simile. C’è però Motocross Madness, l’Arcade di questa settimana che per qualità e contenuti ricorda molto una delle tante uscite degli scorsi anni.

Gli utenti cresciuti videoludicamente negli anni Novanta ricorderanno con piacere la serie omonima, la cui caratteristica principale era l’alta dose di realismo. Questo Motocross Madness prende invece il fulcro delle due precedenti iterazioni e lo porta in un mood più spensierato, dovuto soprattutto all’utilizzo degli amati/odiati avatar di Rare. Il cuore del gioco pulsa quindi ancora una volta nelle gare veloci, piene di trick, personalizzazioni e upgrade.

Subito dopo il veloce tutorial sarete catapultati in una miriade di opzioni che girano tutte intorno alla più importante: quella della modalità carriera. Gli eventi classici saranno rappresentati dalle gare da otto corridori, il cui risultato dipende sì dal vostro posizionamento, ma anche dall’approccio “stilistico” che avrete. I trick, le derapate e il turbo saranno infatti utili a salire di livello e guadagnare denaro per la personalizzazione e soprattutto il potenziamento del vostro avatar e della vostra moto. Durante le prime gare sarà facile restare primi in modo frequente, ma avanzando nelle competizioni il tutto diverrà molto più intenso e frenetico. Questo rende necessario, se non indispensabile, il giusto approccio con l’evoluzione del proprio rider e rivela una profondità gradita e del tutto insolita nel pianeta dei titoli scaricabili a basso costo.

Questa profondità non è rappresentata solamente dalle modalità e dalla progressione del personaggio, ma anche dai circuiti, spesso arricchiti da strade secondarie e off-road. Non sarà però semplice scegliere la strada migliore: raccogliere monete su una via alternativa potrebbe, cronometro alla mano, penalizzarvi o viceversa. Quindi è agevolato il giocatore che conosce e sa a cosa va in contro dietro ogni curva.

Ma torniamo alla carriera parlando della varietà di eventi disponibili. Oltre alle gare classiche, abbiamo infatti ben tre alternative: Rivali, delle time challenge che vi mettono alla prova contro i tempi dei migliori “ghost rider” tra gli sviluppatori e della rete; Esplorazione, che unisce tutte le location delle gare di una determinata zona in un unico spazio esplorabile dove regna la libertà e la voglia di collezionare monete e teschi; e infine Trick Session, una modalità il cui obiettivo è raggiungere il punteggio stabilito a suon di spericolate acrobazie.

Acrobazie nelle vicinanze di una piramide, una scena all'ordine del giorno in Motocross Madness.

Ovviamente, meglio precisarlo, potrete sbizzarrivi anche con le svariate varianti multiplayer online delle modalità appena elencate e nel multigiocatore in locale, sia competitivo che cooperativo.

L’aspetto che più ho apprezzato è però l’utilizzo di Avatar FameStar, il sistema che permette di sbloccare ed equipaggiare personalizzazioni per il proprio avatar tramite il completamento di determinate attività. Diversamente da me, alcuni di voi si saranno già imbattuti nella feature con Wreckateer e Full House Poker, gli altri due titoli che utilizzano i “bambolotti” altrimenti rilegati alla dashboard di Xbox 360. Non sarà certo un’aggiunta strabiliante, ma devo ammettere che ho gradito molto la sana dose di stupidità che ne deriva.

Voglio concludere spendendo due parole per il comparto grafico, abbastanza gradevole per un gioco che costa 800 Microsoft Points, ma che non è certo all’altezza degli standard a cui siamo abituati in questo finale di generazione strizzata fino al midollo. Non lamentiamoci troppo però, visto che gli sviluppatori sono stati furbi nel proporre una resa cartoonesca e non realistica come abbiamo visto in Pure o Fuel. Sarebbe potuto venire su peggio dei menù scialbi e poco ispirati che presentano traumaticamente il gioco.

Considerando anche il prezzo a cui viene proposto, mi sento di promuovere Motocross Madness, semplice quanto un Live Arcade e abbastanza complesso da omaggiare egregiamente i suoi predecessori. Se siete alla ricerca di un’esperienza racing simile a Mario Kart spendendo una cifra irrisoria, ricaricate i vostri account. In caso contrario non la smetterò mai di consigliarvi Forza Horizon.


Sviluppato da Bongfish e pubblicato da Microsoft Studios, Motocross Madness è disponibile dal 10 aprile su Xbox Live al prezzo di 800 Microsoft Points

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