Il fondatore di CD Projekt RED, Marcin Iwinski, si fa portavoce dell’intero team di sviluppo al lavoro su The Witcher 3: Wild Hunt per parlare di uno dei più grandi “dilemmi” che affliggono gli sviluppatori intenzionati a produrre nuovi giochi in questo particolare periodo: sviluppare esclusivamente per next-gen o anche per quella attuale?
Iwinski si riferisce naturalmente a Wild Hunt, dopo che il team ha deciso di sviluppare il gioco per la pubblicazione su PC e su console next-gen, uscita prevista per il 2014. Ecco come si è espresso in merito agli sviluppatori che hanno scelto invece di produrre giochi per l’attuale generazione di home console e per la prossima (es: Battlefield 4, Assassin’s Creed 4).
Aspettiamo esperienze tripla-A dalla prossima generazione. The Witcher 3 è molto vasto [...] e con tutto ciò che abbiamo inserito non c’è modo che possa girare sulle attuali console. Potremmo impiegare un paio di anni per lo sviluppo (su PS3 e 360) e il risultato sarebbe mediocre.
Questo è quanto dichiarato da Iwinski alla rivista EDGE, ma il producer ha anche parlato delle conseguenze della scelta di produrre per due diverse generazioni.
Penso che un sacco di persone con grandi franchise e piani di grossa portata avranno questo dilemma e penso che ci saranno diversi compromessi nell’industria che non saranno necessariamente buoni per i giocatori.
Tali compromessi potrebbero manifestarsi con un comparto tecnico di scarsa qualità su console di attuale generazione, a differenza di quanto possa dare lo stesso gioco su PC o sulle piattaforme next-gen. L’esempio migliore che possiamo fare al momento è quello di Crysis 3, che su console ha subito un evidente downgrade grafico a causa dell’insufficiente potenza dell’hardware.