Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 3

Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 3, racconto più che picchiaduro

di • 21 marzo 2013 • RecensioneCommenti (0)3251

Ho un’altissima considerazione del Naruto prima manga e poi anime. Una storia convincente, ben pensata, scritta e disegnata, si è fatta gradualmente strada su più media, compresi i videogiochi, e ha iniziato a lasciare il segno nella cultura popolare costellata dai residui di Dragon Ball. Qualcosa che in Italia è secondo, per numero di proseliti, soltanto al Cristianesimo.

Namco Bandai è stata la prima entità videoludica ad interessarsi al fenomeno creato da Masashi Kishimoto, seguita a ruota, con un appeal prettamente occidentale, da Ubisoft. Mentre quella di Ubisoft Montreal affondava le proprie radici su basi action e adventure, la serie firmata da uno degli studi giapponesi più apprezzati della corrente generazione, vale a dire CyberConnect2, prende le mosse dall’ostico genere dei picchiaduro fino a sfiorare le meccaniche dell’open world.

Una descrizione, la mia, che calza a pennello su Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 3, il nuovo episodio del franchise con cui la software house di Fukuoka porta avanti la storia di Naruto fino alla Quarta Grande Guerra dei Ninja. Un evento chiave nell’arco narrativo della saga, in cui l’eterno astro nascente biondo avrà un ruolo tutt’altro che di secondo piano, circondato da personaggi (i vari Kage, Sasuke, Sakura…) mai, e dico mai, banali o poco caratterizzati.

Giusto un paio di osservazioni allontanano questo titolo dalla piena soddisfazione critica. Partiamo dalle sezioni open world che ho citato poc’anzi: né carne, né pesce. La loro implementazione è quantomeno curiosa e comunque funzionale ai fini della progressione del racconto, ma è chiaro come un pizzico di profondità strutturale in più, oltre agli orpelli della poco intrigante ricerca degli oggetti, non avrebbe guastato. Forse, un rischio che ci piacerebbe vedere provato, questo avrebbe l’unico limite di portare il gioco fuori dai binari intrinseci del genere d’appartenenza – lo ricordo, stiamo parlando fondamentalmente di un picchiaduro.

E, proprio restando in tema di picchiaduro, va fatta subito un’osservazione cui saranno già giunti gli appassionati della serie di Namco Bandai: il sistema di combattimento è troppo semplice. Per quanto riguarda me, un giocatore alquanto scarsino se si parla di fighting game, ho impiegato giusto un paio di passaggi nella main story prima di avere una buona conoscenza delle meccaniche di base e (poi) delle mosse finali. Non pretendo le combo di uno Street Fighter ma anche qui un briciolo di profondità in più non avrebbe guastato.

Complica appena appena le cose l’obbligo di gestire al meglio le proprie risorse prime di ciascuna sfida: la barra dell’energia, infatti, non  si ricarica al termine di ogni incontro e pertanto potreste ritrovarvi sconfitti con un solo colpo; la distinzione degli item nelle due classi Eroe e Leggenda (la prima “semplificata”, la seconda potremmo definirla classica) dà un tocco di sfida opzionale in più che non guasta. Attenzione, allora, se vi aspettate un titolo frenetico e buono per menare le mani. Alla voce “amaro in bocca”, potrebbe fine valere la pena di segnalarvi ancora una volta la mancanza dell’audio italiano. Ottima idea quella di concederci di scegliere tra le lingue Giapponese e Inglese, quest’ultima un po’ meno riuscita della prima, ma vista la diffusione del prodotto transmediale nel nostro paese non mi sarebbe dispiaciuta una maggiore considerazione per i fan dell’anime e un conseguente doppiaggio italiano con le voci ascoltate alla televisione.

Continuando il nostro viaggio sulla scia dell’anime, e portandoci sul binario degli innegabili pregi, bisogna riconoscere che il lavoro fatto da CyberConnect2 è quanto di più fedele all’originale si possa trovare in giro, non solo nelle splendide cut-scene – che riprendono anche lo stile di fumetto e cartone – ma anche nel comparto grafico in-game. Peccato giusto per quel filo di aliasing di troppo e la non eccessiva raffinatezza degli ambienti, concentrata invece sui personaggi che hanno un favoloso livello di dettaglio: lo si nota in particolare nello stacco tra le scene di intermezzo, lunghe, lunghissime à la Hideo Kojima di cui ricordano la qualità espressiva, e le reali sequenze di gioco, molto vicine tra loro per la resa visiva.

L'eterna amicizia tra Naruto e Sasuke tornerà a complicare le cose

Da non sottovalutare in tal senso l’opportunità di plasmare il susseguirsi degli eventi a proprio piacimento, in una sorta di graditissimo revival ruolistico. CC2 ha infatti ben pensato di disseminare dei bivi lungo il percorso della campagna: scegliendo la strada dell’Eroe, come accennavamo pocanzi, le vicende ci porteranno a combattere contro avversari meno pretenziosi e con un supporto maggiore della squadra dei ninja; sul sentiero della Leggenda, invece, il livello di difficoltà sarà complessivamente assai più elevato e ci verrà data la possibilità di assistere a delle sequenze filmate altrimenti non accessibili.

È la narrazione, dunque e infine, il punto di forza dell’intera produzione. Com’era già successo in Asura’s Wrath, lo studio giapponese è riuscito nell’intento di fornire una presentazione suggestiva, stavolta alimentata da un plot non originale di prim’ordine, e una sequela di colpi di scena portati avanti grazie al cambio più o meno repentino dei protagonisti. Far assistere al dipanarsi della trama da varie angolazioni – e, credetemi, c’è da entusiasmarsi come davanti alla TV – ha l’indubbio vantaggio di bloccare e sbloccare lo story-telling come uno yo-yo, preparando il terreno a conseguenze sorprendenti se non si sono letti i prodotti di Kishimoto.

Tirando le dovute somme, posso consigliarvi Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 3 nel caso in cui siate appassionati di Naruto (c’erano dubbi?) o stiate cercando una storia bella e appassionante da seguire anche tra le righe virtuali di un videogioco, magari non ispirate alla serialità americana ma a quella nipponica – che di tanto in tanto non fa male.

Senza questi due ingredienti, in mancanza di una convincente base da picchiaduro e con un open world che non vibra, pur riconoscendo la qualità del lavoro svolto dalla premiata ditta Namco Bandai/CyberConnect2, il mio suggerimento è di passare la mano.


Sviluppato da CyberConnect 2 e pubblicato da Namco Bandai, Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 3 è disponibile per PS3 e Xbox 360 dal 7 marzo.

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