Gears of War Judgment

I cloni hanno rovinato Gears of War?

di • 27 febbraio 2013 • Videogames, inc.Commenti (0)1045

Le software house fanno molta attenzione a preservare i propri titoli, soprattutto perché con il passare del tempo le idee sembrano ridursi, e per questo poter contare su un brand e un concept originale – finché rimane tale – è qualcosa di indispensabile per la stessa sopravvivenza della compagnia.

Pare però che questo sia più difficile del previsto, a causa soprattutto del sempre crescente numero di cloni che si ‘ispirano’ ai propri concept. L’esempio pratico è proprio Gears of War, com’è possibile evincere dalle dichiarazioni di Chris Perna di Epic Games. Non c’è alcun dubbio che la saga di Gears of War sia stata una delle più rappresentative dell’Xbox 360, accolta inizialmente da tutti con clamore ed apprezzamento per gli scenari dark, la grafica mozzafiato ed il gameplay diretto ed avvincente.

Dopo l’uscita del secondo e del terzo capitolo, tuttavia, l’originalità del titolo è iniziata a venire meno: troppe cose che sapevano di ‘già visto’. Perna crede però che questa percezione della serie non sia da attribuire ai videogiochi in sé, bensì alla grande quantità di cloni che hanno invaso il mercato: “Credo che molti degli stereotipi siano stati creati dai copioni,” ha dichiarato l’art director di Epic.

“Quando Gears uscì era fresco, era dark, [...] Questo è ciò che dovrebbe essere, giusto? Nessuna scusa. Era un gioco brutale – era destinato ad essere così. Poi tutti hanno copiato il nostro look ed il mercato è stato invaso da cloni, danneggiando l’originale.”

Le parole di Perna sono dirette e di certo non si può dire che giri troppo intorno all’argomento: le copie danneggiano il brand. Questo modo di vedere l’intera vicenda tuttavia mi suscita qualche dubbio. I ‘copioni’, come li definisce Perna nelle sue affermazioni, non beneficiano sicuramente nessuno, ma è davvero soltanto loro la colpa di questa sempre maggiore percezione negativa su Gears of War?

Quantum Theory

Epic Games sembrerebbe essersi adagiata eccessivamente sulla fama del proprio brand, proponendo gameplay e grafica quasi invariati tra un capitolo e l’altro e forse proprio le copie di GoW hanno permesso di dare una spinta allo sviluppo di questa serie, obbligando – passatemi il termine – la software house a ripensare il prodotto, soprattutto dal punto di vista grafico. Proprio così, perché con Judgment vedremo una scala cromatica evoluta rispetto a quella già vista in GoW 3, con esplosioni più definite e meno sfocate.

I cambiamenti interessano però anche la campagna single player, divisa in due ambienti ‘sandbox’ che offriranno un grado di rigiocabilità maggiore rispetto a quanto visto fino ad ora. Le novità, quindi, di sicuro non mancheranno e da un certo punto di vista gran parte di queste saranno da attribuire ai copioni, che spesso danneggiano un brand, mentre altre voltre – come in questo caso – portano ad una sua conseguente evoluzione.

Le premesse su Gears of War: Judgment sono ottime e sembra esserci tutto il necessario per proporre qualcosa di nuovo, offrendo elementi inediti che potranno essere sperimentati dai giocatori: i veri giudici. Dal canto mio, l’idea di un GoW rinnovato appare particolarmente allettante, ma solo quando uscirà potremo comprendere se Epic Games sia riuscita ad affrontare una situazione delicata come questa e a creare qualcosa di originale che porti avanti al contempo tutto ciò che c’era di buono nei precedenti capitoli.

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