Microsoft – è notizia dell’altro giorno – starebbe preparando una presentazione gargantuana per Xbox 720, e l’evento si terrebbe ad aprile in pieno stile PlayStation Meeting 2013. Le cose sono andate particolarmente bene a Sony, specie in borsa, dopo il keynote dell’altro giorno e dunque il colosso di Redmond sembra del tutto intenzionato ad ispirarsi agli acerrimi nemici per l’annuncio della sua terza piattaforma videoludica.

Ma siamo davvero sicuri che una simile decisione, quella relativa a una sorta di X13, sia stata presa soltanto negli ultimi giorni e voglia essere una risposta all’avversario orientali?

Facciamo un paio di passi indietro e torniamo allo scorso autunno, al ristagnamento del catalogo prettamente ludico di Xbox 360. Davanti ai nostri occhi si poneva uno stuolo di feroci Halo 4, Forza Horizon e Gears of War: Judgment – quest’ultimo non ancora pubblicato -, e i più smaliziati gridavano alla penuria non solo di esclusive ma anche di titoli all’altezza delle aspettative di un hardcore gamer. Una penuria che gridava all’attesa per la next-gen e che, a conti fatti, vedeva Microsoft più bisognosa di novità di qualunque altro competitor.

Ad oggi, guardiamoci intorno, la situazione non è affatto cambiata. Perché, dunque, dovremmo pensare a una Microsoft in difficoltà, addirittura – come ho letto qua e là – impegnata a correre ai ripari dopo la presentazione di PlayStation 4? Sembra che questi mesi, d’un tratto, non siano serviti a nulla. Che Xbox 360 sia stata la macchina dei sogni, nel pieno delle sue capacità vitali e ricca di esclusive o third-party magnifici; e che, al contrario, PS3 non abbia avuto la benché minima prospettiva di successo. Questo quadro, se avete a mente l’ultimo periodo, dovrebbe farvi storcere un attimo il naso; sì, perché nell’ultimo periodo è accaduto l’esatto contrario.

PlayStation 3 si è giustamente crogiolata nel solito vai-e-vieni di proposte dalle terze parti (Call of Duty, Assassin’s Creed e via dicendo), com’è stato per la nostra 360, ma nel frattempo ha spaventato il mondo dei videogiochi con le ombre in prospettiva di The Last of Us e Beyond: Two Souls. Insomma, l’emisfero PlayStation non aveva certo urgenza di lanciarsi nella next-generation, con questo ben di Dio in dirittura d’arrivo. E allora chi è che ha avuto fretta? Chi è che si è fatto prendere la mano e ha cercato di, cito, “correre ai ripari”? Di certo non l’ambiente Xbox, con ben in mente, non che questo sia un vanto, l’idea di prossima generazione già da mesi e mesi.

È evidente, Sony ha compreso la strategia di Microsoft già dalla scorsa estate e accelerato i tempi per la sua discesa nel campo della next-gen. Ha lasciato che venissero portati a termine i lavori sulla generazione attuale, com’è ovvio che bisognasse fare, per poi mettere parallelamente mano alla successiva e in particolare all’evento che avrebbe annunciato il tutto.

“Annunciato” per modo di dire. L’evento dell’altra sera, infatti, è stato più un “ehi, ci siamo, siamo i primi” che altro; è stato un modo per alzare la mano di fronte alla maestra e fare la figura dei secchioni. Ma mi pare scontato che: in primis, PS4 esca dopo la nuova Xbox; in secundis, la vera PlayStation 4 – quella passibile di modifiche all’hardware, al controller e al resto – sarà esibita all’E3 2013 com’era previsto in origine.

Che Microsoft si faccia avanti ad aprile è ormai scontato. Che il prossimo E3 sarà un fantastico terreno di scontro lo è altrettanto. Ma non venitemi a dire, alla luce di quanto sinora riportato, che a quegli eventi Redmond ci arriverà col fiatone.

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