The Witcher 3 Wild Hunt

The Witcher 3: Wild Hunt, la caccia ha inizio

di • 8 febbraio 2013 • RecensioneCommenti (0)2867

E’ il protagonista indiscusso di questa settimana, al centro delle attenzioni di tutte le testate giornalistiche specializzate che sono state colte letteralmente alla sprovvista in seguito a un annuncio di tale portata, fatta eccezione per quei mattacchioni di GameInformer ovviamente.

Sì, perchè è stato proprio il noto mensile statunitense ad aver rivelato The Witcher 3: Wild Hunt, il tanto atteso terzo capitolo della serie RPG dello studio polacco CD Projekt REDWild Hunt sarà quindi il sequel di Assassins of Kings, il secondo capitolo che ha trovato ulteriore fortuna con la conversione su Xbox 360, dopo una lunga ed esclusiva permanenza su PC. Questo varrà anche per The Witcher 3? E per quanto riguarda l’attuale generazione di console?

Ebbene, Wild Hunt sarà uno dei titoli che inaugurerà la next-gen, uscendo contemporaneamente su PC e su entrambe le future ammiraglie dei due colossi dell’industria, Microsoft e Sony, nel corso del 2014. The Witcher 3 sarà il primo gioco di CD Projekt basato sul RED Engine 3, il potente motore grafico proprietario che rivedremo in un altro titolo della software house di Varsavia, Cyberpunk 2077.

Come avrete già dedotto, The Witcher 3: Wild Hunt non uscirà su Xbox 360, dopotutto il gioco necessita di una maggiore potenza hardware per poter tirare fuori il meglio dal RED Engine 3, che sembra avere tutte le carte in regola per la nuova generazione di console.

Wild Hunt, la “Caccia selvaggia”, è un tema ricorrente nella mitologia dell’Europa settentrionale che racconta l’arrivo nel mondo terreno di uno spietato esercito formato da esseri sovrannaturali, di origine divina e demoniaca, dando inizio a una sanguinosa battuta di caccia in cui gli uomini sono le prede. Si tratta di un’immagine tipica del folklore europeo e importanti riferimenti ad esso sono presenti in The Witcher; scopriremo solo dopo l’uscita del terzo capitolo che effetti avrà sulla trama.

Per il momento possiamo dirvi che Wild Hunt riprenderà gli eventi lasciati in sospeso dopo la conclusione di Assassins of Kings: Geralt riacquisisce del tutto la sua memoria e sta per intraprendere un lungo viaggio alla ricerca dei suoi cari. In seguito alle dichiarazioni degli sviluppatori, The Witcher 3 sarà l’epico finale della storia di Geralt di Rivia, ma non l’ultimo gioco di questa serie. Evitiamo di porci altre domande sul futuro di questa serie, per ora ci basta sperare in un nuovo gioco che sia degno di questa saga.

Ma iniziamo a parlare delle vere novità di Wild Hunt, riguardanti aspetti e meccaniche del gioco che sono mancate nel prequel, rappresentando gli unici ma sensibili difetti di una produzione quasi eccellente. In primis, The Witcher 3 avrà una mappa open world, regalando al giocatore la massima libertà nelle fasi di esplorazione. In questo modo Wild Hunt compie un passo in avanti di fondamentale importanza, avvicinandosi maggiormente ad altri RPG più popolari, tra i quali l’immancabile Skyrim, e allontanandosi da The Witcher 2.

CD Projekt RED ha scelto proprio l’RPG di Bethesda come termine di paragone, affermando che “la mappa sarà il 20% più grande di Skyrim e 40 volte più vasto del suo predecessore”, inoltre saranno necessari circa 40 minuti per percorrere a cavallo l’intera superficie della mappa di gioco. Informazioni che risaltano le colossali dimensioni di questo gioco di ruolo, abbandonando le fastidiose limitazioni che erano presenti nel mondo di Assassins of Kings.

La seconda grande novità di The Witcher 3 è il nuovo sistema di crafting, del tutto assente nei due precedenti capitoli, che ci permetterà di personalizzare e potenziare le armi e le armature di Geralt con risorse e materiali che abbiamo trovato esplorando l’area di gioco o depredando i cadaveri dei nemici. Una scelta che arricchirà ulteriormente il nostro inventario con armi adatte a ogni situazione e armature dotate di particolari resistenze.

Ritornando a parlare del comparto narrativo di The Witcher 3: Wild Hunt, esso sarà suddiviso in tre parti (o “livelli”), ciascuna che includerà quest principali e secondarie:

  • Primo livello: attività libere come crafting, uccisione di mostri e quest secondarie.
  • Secondo livello: Geralt dovrà imbattersi nelle situazioni politiche della invasione di Nilfgaardian, con una trama principale per ogni area.
  • Terzo livello: La storia principale di Geralt, alla ricerca dei suoi cari.

La sola prima parte ci garantisce più di 100 ore di gioco, una longevità impressionante e in linea con i numeri di The Elder Scrolls e che, unita alla libertà garantita dalla meccanica free roaming e dall’assenza di tempi di caricamento durante l’accesso alle zone principali della mappa, ci assicurerà l’esperienza di gioco definitiva.

Un’ambientazione più variegata e ricca, il senso di assoluta libertà grazie alla struttura open world, il sistema di crafting e una trama profonda e ricca di colpi di scena, The Witcher 3: Wild Hunt sarà tutto questo, dimostrando di avere altri assi nella manica oltre all’incredibile impatto visivo offerto dal RED Engine 3. L’unica pecca è la lunga attesa che ci separa dall’uscita di questo fantastico GdR, che potremo assaporare solamente con l’avvento della next-gen, nel 2014.

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