Tekken Tag Tournament 2

“Tù gust is megl che uan” in Tekken Tag Tournament 2

di • 13 dicembre 2012 • RecensioneCommenti (0)1703

La serie Tekken può essere annoverata tra quelle più longeve e amate della storia dei picchiaduro a incontri. L’opera Namco Bandai è riuscita a raccogliere intorno a sé un buon numero di fan grazie all’ottimo connubio tra spettacolarità, tecnicismi e quel tocco di tamarro orientale che non guasta mai.

A distanza di diversi anni dalle ultime apparizioni – si parla infatti di millenovantacinque giorni circa da Tekken 6 e ben centoquarantaquattro mesi dal primo Tekken Tag -, la serie di Katsuhiro Harada torna su home console con la diretta conversione di Tag Tournament 2, il coin-op che ha invaso le sale gioco di tutto il mondo circa un anno fa.

Quella che possiamo avere nei salotti di casa è, infatti, una conversione praticamente perfetta di quella Arcade, arricchita da una corposa modalità online, che si appoggia al sito World Tekken Federation, dove sono raccolte e condivise tutte le nostre statistiche di gioco, tantissime opzioni di personalizzazione e qualche piccolo aggiustamento al gameplay. Gli amanti delle modalità in singolo giocatore potrebbero dunque rimanere delusi da questa caratteristica: a parte la classica modalità Arcade e quella Laboratorio, dove dovranno costruire una sorta di guerriero perfetto rubando le mosse ai suoi avversari, c’è poco spazio per il single player. Similmente a quanto accade sul ring virtuale, Tekken Tag Tournament 2 dà il meglio di sé se giocato con un avversario umano, dal vivo o in rete.

In questi frangenti, infatti, sarà possibile godere al massimo del lavoro svolto dal team di Harada, che ha passato gli ultimi anni a perfezionare e limare una formula di gioco tanto conosciuta, quanto amata. Uno dei principali miglioramenti è legato al sistema di collisioni e a quello delle animazioni, finalmente precisi e puntuali nel calcolare i colpi e le eventuali conseguenze. Tutto questo non perdendo di vista quelle caratteristiche che hanno reso famoso Tekken, come le combo lunghe e devastanti, basate sul juggling, e i personaggi enormi e fantasiosi.

Il suffisso Tag è giustificato dal fatto che gli incontri non saranno i classici uno contro uno, ma vedranno squadre di due combattenti affrontarsi per la vittoria. Nel gesto del cambio – “tag“, in inglese – sono state racchiuse diverse caratteristiche che vanno a modificare il tipico gameplay di Tekken, discretamente amalgamate con il contesto tanto da diventare presto un elemento strategico importante per la vittoria. Prima di tutto, avere due personaggi consente a ogni round di durare più del previsto, dato che potremo “mettere in panchina” il lottatore esausto in modo che possa recuperare un po’ di vita, mentre controlleremo il compagno.

Come secondo elemento, presto potremo imparare i colpi tag, ovvero come comminare dei danni agli avversari anche durante il cambio di lottatori, esattamente come succede nel wrestling, quando due atleti della stessa squadra possono cooperare per qualche istante prima di invertire i ruoli. Infine, vi è da considerare la rabbia: se uno dei vostri personaggi prenderà troppe mazzate, l’altro si caricherà di energia, che sfogherà in colpi più potenti non appena entrerà in gioco. Sfruttare queste nuove possibilità, oltre che assemblare il team che meglio si sposa con le vostre caratteristiche (sceglierete due King, due brawler o un lottatore veloce e uno più lento?) sarà una delle chiavi per dominare il ring. Il roster, da questo punto di vista, è davvero ampio: sono oltre 50 i combattenti inseriti nel gioco. E c’è da dire che, nonostante questa varietà, il bilanciamento è piuttosto buono; nessuno spicca eccessivamente dalla massa.

Dal punto di vista grafico c’è da sottolineare come torni immutato il classico stile della serie fatto da lottatori antropomorfi che affiancano procaci fanciulle e bestiali colossi, tutti contraddistinti da quel tocco tamarro/trash nipponico tanto riconoscibile in ogni piega del gioco, dalle musiche elettroniche agli scenari. Harada e soci hanno anche speso molto del loro tempo cercando di riempire il gioco con tutta una serie di opzioni e caratteristiche pensate per i fan, come la possibilità di affiancare colonne sonore ridicole a un determinato lottatore, la modalità cinema o la possibilità di modificare costumi e quant’altro.

Proprio osservando l’amore e la perizia con cui il gioco è stato prodotto, si può immaginare come Tekken Tag Tournament 2 sia stato pensato più per i fan storici di questo piacchiaduro che per i neofiti, dato che quest’ultimi troveranno poche opzioni e modalità grazie alle quali avvicinarsi in maniera più morbida all’universo di Tekken e al suo gameplay.

Rimane comunque un picchiaduro di pregevole fattura, sia sotto il profilo tecnico, con i suoi 60 fps rock-solid, sia sotto quello dei controlli – giocare con il pad è quasi ammissibile – e che quindi gli amanti del genere non dovrebbero farsi scappare, soprattutto in un periodo per loro piuttosto avaro di novità.


Sviluppato da Namco Bandai, Tekken Tag Tournament 2 è disponibile su Xbox 360 e PS3 dal 13 settembre 2012, su PS Vita dal 29 novembre e su Wii U dal 30 novembre.

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