Riptide sarà il sequel del survival horror Dead Island, ma sono ancora molte le preoccupazioni dei giocatori riguardo l’efficacia di questo nuovo capitolo. Techland rassicura quindi i fan rilasciando nuovi e interessanti dettagli attraverso le parole del creative producer Anthony Cardahi.
I sopravvissuti potranno costruire barricate per difendersi dalle ondate di non-morti. Una meccanica tipica dei survival zombie che non abbiamo mai visto prima d’ora in Dead Island. Ma le barricate non saranno gli unici mezzi di cui potremo servirci per tenere lontani gli zombie.
“I monsoni che sono stati menzionati nel primo capitolo sono ora arrivati nell’arcipelago, così un sacco di zone sono allagate. Ciò ci ha permesso di introdurre le barche, che daranno vita a nuove meccaniche gameplay riguardanti il movimento e l’esplorazione.”
Il producer ci spiega inoltre com’è stata implementata la parte shooter nel gioco, dopo averci ricordato delle scarse potenzialità delle armi da fuoco del prequel.
“Era una grande seccatura riuscire a fare un headshot nel primo gioco, ma ora abbiamo deciso di inserire le armi a distanza e molte munizioni sin dalle prime fasi di Riptide.”
Una notizia molto rassicurante per chi è rimasto deluso dalla componente sparatutto in Dead Island, che lasciava maggiore spazio ai combattimenti melee. Viene inoltre specificato che in Riptide gli headshot saranno devastanti e sarà nuovamente possibile modificare e potenziare le nostre armi.
Cardahi conclude parlando del Granatiere, una nuova specie di zombie che potrà attaccare i superstiti dalla distanza lanciando parti del suo stesso corpo contro di loro. Uno zombie piuttosto generoso a quanto pare.