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I Griffin: Ritorno al Multiverso è meno divertente della serie tv

di • 4 dicembre 2012 • RecensioneCommenti (0)3371

Sarà passata una settimana da quando vi avevamo parlato del fallimento di Activision con 007 Legends, tie-in poco fortunato tra i motivi della chiusura di Eurocom, ed eccoci di nuovo a parlare del publisher di Call of Duty che, oltre a quest’ultimo e ai brand Blizzard, non riesce a ingranare la marcia giusta e a mettersi sulla strada del successo.

Questa volta parliamo del discutibilissimo I Griffin: Ritorno al Multiverso, un nuovo tentativo di monetizzare nel sovraffollamento di uscite invernale. Qualcuno di voi non l’avrà nemmeno sentito nominare fino a pochi giorni prima della sua uscita, a causa di una campagna promozionale di certo non all’altezza di quella di Black Ops II. Noi l’abbiamo provato, per il vostro bene e per quello dell’industria videoludica, ma la nostra esperienza non è stata delle più gradevoli.

Sviluppato da Heavy Iron Studios, Ritorno al Multiverso è ambientato nel famoso universo di Seth MacFarlane, anche autore di American Dad e del più recente lungometraggio Ted. Al contrario del suo tie-in videoludico, tutti conosciamo i Griffin, la famiglia più irriverente d’America, seconda solo ai leggendari Simpson. Irriverente è anche questa parentesi, ambientata nell’episodio omonimo dell’ottava stagione, che ci metterà nei panni della coppia composta da Stewie e Brian, complici di una prevedibilissima struttura da third-person shooter cooperativa. Il nostro compito è quello di inseguire e contrastare Bertram, il malvagio rivale del piccolo di casa Griffin, a spasso tra un universo parallelo e l’altro. Un problema da affrontare con una struttura di gioco talmente semplice da risultare banale e ripetitiva almeno quanto le voci dei protagonisti e dei nemici ripetute all’inverosimile. Un compromesso troppo alto da pagare per farsi due risate, soprattutto considerando che la serie tv è a portata di mano e fornisce un divertimento più spensierato e molto meno ridondante.

Ma messa da parte questa base povera di premesse, neanche il sistema di potenziamenti e di acquisto di armi/costumi, gli obiettivi secondari, le challenge e il superfluo multiplayer locale riescono a risollevare una situazione che nemmeno i fan più sfegatati riusciranno a mandare giù, soprattutto al costo di €70.

Mani in alto, questa è una rapina!

Insomma, siamo davanti ad un videogame dalla struttura, dal game design e dal gameplay arcaici, ben lontano dai fasti (neanche altissimi e irraggiungibili) degli adattamenti dei Simpson e di South Park, i diretti concorrenti televisivi del prodotto in esame. Proprio come il già citato 007 Legends, si ha l’impressione di essere davanti ad una mera operazione di marketing, tra l’altro non giustificata dall’uscita di una nuova stagione o di un film.

Il titolo di Activision sorprende in senso negativo e si lascia sconsigliare con un’imprevista facilità. Per ridere in compagnia della famiglia Griffin non c’era certo bisogno di un’altra produzione spartana e frettolosa, per cui sentitevi pure liberi di saltare a pie’ pari questo Ritorno al Multiverso.


Sviluppato da Heavy Iron Studios e pubblicato da Activision, I Griffin: Ritorno al Multiverso è disponibile per PC, PS3 e Xbox 360 dal 23 novembre.

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