Sta diventando un appuntamento fisso quello con WRC, serie di cui si è intelligentemente impossessata l’italiana Milestone con l’acquisto delle licenze FIA. Siamo arrivati alla terza iterazione, peraltro consecutiva, quindi vuol dire che le cose vanno particolarmente bene alla software house milanese. Di questo, mi pare ovvio, ci compiacciamo e congratuliamo.
Detto questo, dobbiamo necessariamente passare alla disamina di ciò che funziona e di ciò che ahimè proprio non va nell’ambito del nuovo episodio della serie. La fortuna è che le due cose si alternano e che pertanto non ci troviamo di fronte a un titolo per forza di cose insufficiente.
Partiamo dal modello di guida, da sempre croce e delizia dei giochi di rally. La situazione è alquanto complessa e varia a seconda delle superfici giocabili: sullo sterrato, il padrone di casa si chiama sottosterzo e la manegevolezza, oltre ad essere piuttosto complicata, è talvolta anche irrealistica (come su ghiaia) con violente e innaturali sterzate alternate a curve prese così lunghe da farti ribaltare – e ricominciare daccapo, grazie al meccanismo dei flashback mutuato da DiRT. Sull’asfalto invece le cose cambiano, ed è lì che WRC 3 si avvicina in maniera più massiccia agli altri racing di categoria; a quelli che, per intenderci, non utilizzano il vecchio perno attorno al quale far ruotare la vettura, ricordando i vecchi tempi di Colin McRae Rally, Richard Burns e tutti gli altri. La domanda che mi pongo, ma da anni ormai, è perché non si riesca a trasferire almeno questo tipo di funzionamento sulle diverse categorie di auto e piste, rendendo de facto gradevole un certo numero di tracciati e ingiocabile una loro sostanziosa parte.
A fare da perno (qui mi è scappata una risatina, ndR) è adesso la modalità Road to Glory, un non proprio originalissimo ma funzionale mix di gare in cui vi verrà richiesto di vincere e farlo con un certo stile. Riuscirci vi varrà un tot di stelle, necessarie per il passaggio alla competizione successiva. Con i vari aiuti alla guida disattivati, la learning curve è tale da regalarvi qualche ora di sana sfida prima di iniziare a dominare la sbruffona CPU. Banale e già visto, ok, ma qualcosa di aggiunto al rally sic et simpliciter, che ritroverete comunque nella modalità WRC Experience, insieme alle gare rapide e i giri veloci.
L’offerta complessiva è dunque valida, con alcuni se e diversi ma. Il suggerimento che posso darvi, e lo dico da grande fan del rally videoludico, è aspettare un calo di prezzo inevitabile prima di mettere mano al portafogli: spenderete di meno e vi godrete di più quello che un titolo da 6, senza picchi di eccellenza e soddisfazioni particolari, sarà in grado di proporvi.
Sviluppato da Milestone, WRC 3 FIA World Rally Championship è disponibile dal 12 ottobre 2012 per Xbox 360, PS3, PC e PlayStation Vita.
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