Se è vero che la società moderna ha il suo fulcro nel sistema monetario, allora l’accoppiata Fable Heroes / Fable: The Journey è la rappresentazione più fedele della realtà che sia mai stata concepita. Moneta su moneta, in Fable Heroes il giocatore ha un unico scopo: accumulare. Accumulare denaro, oro, soldi. Virtuali, ovviamente, da poter spendere poi in The Journey, quando arriverà nei negozi a fine anno. Una connessione – tra “fratello” minore e maggiore – che Lionhead aveva già sperimentato in passato e che oggi ci ripropone con un Live Arcade bello da vedere, un po’ meno da giocare, ma che in multiplayer dice la sua e, volendo, la dice anche bene. Fable Heroes è un hack ‘n’ slash a scorrimento laterale. Un gameplay vecchio stile, ma presentato in una veste poligonale – è quello che volgarmente si usa definire finto 3D – che grazie al cel shading e ai colori super-saturi assume quasi i connotati di un libro per bambini. In realtà, si tratta più che altro di uno spettacolo di marionette che vede come protagonisti fino a 4 giocatori (sia online sia offline, ma si può giocare anche da soli: saràla CPU a controllare gli altri tre) nelle vesti dei personaggi più celebri della serie, incluso Gabriel, protagonista in Fable: The Journey.
Quello che sorprende – ammesso che vi piaccia lo stile – è quindi l’estetica. Il resto, purtroppo, lascia un po’ a desiderare. Si avanza tra una serie di livelli (ispirati alle location della serie, tra Bowerstone e Albion) con l’unico scopo, come si diceva, di accumulare denaro. Si uccidono nemici per accumulare monete; si distruggono casse e barili per… accumulare monete. E l’unica punizione per il game-over, che viene così annullato nella sua forma classica (la morte e il restart del livello), è l’impossibilità di continuare a… ad accumulare monete. Sarà divertente per i primi dieci minuti, non oltre; merito, anzi colpa, della totale mancanza di reattività dei personaggi, sempre in ritardo sui comandi impartiti di quel tanto che basta per rendere nervosi. Ecco perché il multiplayer (meglio se in locale, con amici in carne ed ossa con cui ridere e sorridere) è l’unica ragione di vita per Fable Heroes. Anche perché i power-up, dislocati lungo i livelli e attivabili per un tempo molto limitato, possono riservare qualche sorpresa dai risvolti irriverenti, come quando si acquisisce la super-velocità e si inizia a menare a destra e a manca come dei forsennati, o quando si diventa dei giganti col testone.
Interessante, e questo va riconosciuto, il sistema di upgrades che Lionhead ha ideato. Si basa sulla ricostruzione di un board-game con tanto di dadi e caselle. Tra un livello giocato e l’altro, si avanza di casella in casella tirando i dadi e a ogni casella corrisponde una tipologia di upgrade, acquistabile – ovviamente – con le monete racimolate in-game. Anche in questo caso, da soli è una rottura di scatole: praticamente come giocare a Monopoli da soli, rischio schizofrenia. Fable Heroes è, di fatto, un enorme livello bonus che fa da prequel spirituale a Fable: The Journey. Sinceramente? Potrebbe non valere i suoi 10 Euro. Pardon, 800 Microsoft Points. Fate vobis.
Sviluppato da Lionhead e pubblicato da Microsoft, Fable Heroes sarà disponibile dal 2 maggio sul Marketplace di Xbox Live.