Mass Effect 3

Le relazioni “aperte” di Mass Effect 3

di • 16 aprile 2012 • Senza categoriaCommenti (0)1653

Uno degli aspetti più importanti di Mass Effect 3 – che analizzeremo a dovere nella nostra Opinione in dirittura d’arrivo – è senz’altro il rapporto di Shepard con la ciurma della Normandy. Un rapporto che spesso e volentieri tende a finire tra le lenzuola della lussuosa cabina del Comandante perché, qualunque sia il sesso del proprio personaggio preferito, basta spingere sui tasti giusti e le possibilità risultano davvero illimitate.

Facciamola breve: ieri c’ho provato con la Traynor, che voleva giocare… a scacchi. In camera mia. Con bevande dal tasso alcolico imprecisato. Ho sbagliato? Ho sbagliato. La ragazza è lesbica e, alla fine della fiera, abbiamo preferito restare amici – o meglio, LEI ha preferito che restassimo amici. Così è la vita, e così è Mass Effect 3. Un dettaglio che può sembrare da poco, ma che “da poco” non è: a memoria, infatti, non ricordo alcun titolo in grado di tracciare con questa dovizia di particolari e con una simile elaboratezza – se avessi creato una FemShep, Traynor avrebbe probabilmente ceduto alle mie lusinghe – le relazioni tra i personaggi, che sono intricate, complicate come e forse di più rispetto a quelle del mondo reale.

Altro merito del gioco (e della vituperata BioWare): dare dignità sessuale alle specie aliene. Non so voi, ma a me non sono mai piaciute le aliene di Star Wars e simili. Troppo strambe. ME3, come chiusura di un cerchio partito nel primo episodio e con un occhio all’antropomorfismo, pone invece un notevole accento sulla sensualità di Asari & co., spingendo il nostro Shepard ad approfondire la conoscenza anche con Liara T’Soni (sembra ieri che la salvai e reclutai in Mass Effect…).

Ora vi lascio: ho una decina di donne – di qualunque razza e tendenza siano – da sedurre.


Mood. Sono pensieri che possono avere effetti collaterali anche gravi, leggere attentamente il foglio illustrativo.

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