Assassin's Creed III

Assassin’s Creed III, il creative director commenta Egitto, Giappone, Guerra: le location scartate

di • 5 aprile 2012 • NewsCommenti (0)1487

Antico Egitto, Giappone feudale, Cina imperiale, Russia rivoluzionaria e Seconda Guerra Mondiale. Cinque setting, peraltro scartati, per un solo gioco – Assassin’s Creed III. Se vi state chiedendo come mai Ubisoft li abbia rimossi dall’elenco dei papabili e scelto la Rivoluzione Americana, questa è la news che fa per voi.

Perché abbiamo (ho, me ne voglio prendere la responsabilità) vomitato migliaia e migliaia di parole sul terzo episodio della serie numerata degli assassini, ma mai si è parlato, dopo l’annuncio ufficiale degli sviluppatori di Montreal, di ciò che avrebbe potuto o dovuto essere. Ed eccoci qui, a leggere un estratto dell’intervista rilasciata dal creative director Alex Hutchinson ai microfoni di OXM:

“La gente su Internet propone le ambientazioni più noiose. Le più richieste sono la Seconda Guerra Mondiale, il Giappone feudale e l’Egitto. Sono quasi i tre peggiori setting per un gioco di Assassin’s Creed. (Corey May, uno dei writer al lavoro su AC3, ndR) vuole davvero fare qualcosa sull’India. Vorrei anch’io, mi piacerebbe realizzare il Raj”.

Queste parole segnano non solo una pur trascurabile mezza offesa al popolo della rete, ai fan che hanno suggerito in maniera più o meno originale delle idee al team di sviluppo, ma evidenziano anche una certa incoerenza: la pista egiziana, ad esempio, è emersa dopo il rilascio di un disegno creato dai Workshop Ubisoft, mentre la Seconda Guerra Mondiale (Parigi, protagonista femminile) era stata pubblicamente tenuta in considerazione, forse per depistare gli appassionati.

Insomma, qualcuno farebbe meglio a prestare – sempre – maggiore attenzione alle cose che dice. Il rischio è dare del “noioso” a chi ti segue con passione, smentirsi, fare la figura del fesso.

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