Street Fighter X Tekken

Street Fighter X Tekken, il piacere di combattere

di • 3 aprile 2012 • RecensioneCommenti (3)1513

L’evento che milioni di giocatori non avrebbero mai osato aspettarsi si è finalmente verificato. Qualche tempo fa sembrava uno di quegli incroci impossibili, come quando da bambini ci si chiedeva “come sarebbe una console unica fatta da Microsoft, Sony e Nintendo?”, quasi per scherzo, per fantasticare e immaginare la perfezione fatta prodotto da commercializzare/acquistare in base ai punti di vista. E invece…

Invece eccomi qui, a parlare di Street Fighter X Tekken consapevole di non esserne minimamente all’altezza, per tante ragioni: principalmente perché molti hanno già dato il loro autorevole parere, che, a differenza del recente passato, non potrò controvertere, in quanto fruitore saltuario di picchiaduro. Figuriamoci di quello che, almeno teoricamente, dovrebbe essere il più grande di tutti. Street Fighter X Tekken. Fateci l’abitudine, esiste davvero. Esiste davvero e le cose sono state fatte sul serio alla grande. Capcom non si è risparmiata in termini di roster – nonostante le polemiche relative ai DLC, sul piatto ci sono oltre quaranta lottatori -, di modalità e, l’unico aspetto che conta, di gameplay. Partiamo proprio da quest’ultimo, così elaborato da scoraggiare i neofiti (o quelli dalla memoria corta, come il sottoscritto) eppur vibrante, vivace, in modo da coinvolgere proprio tutti nella lotta.

Innanzitutto, le meccaniche di Street Fighter X Tekken fanno il possibile per esaltare le diversità tra i personaggi dei due brand. Che hanno indubbiamente pregi e difetti differenti, restando il primo nell’ambito del ritmo bidimensionale e il secondo in quello della tridimensionalità a tutto tondo – e quindi un maggior numero di attacchi alti/bassi, una minor varietà di mosse frontali. Devo riconoscere che, avendo bazzicato spesso e volentieri per gli ambienti di Tekken e Soul Calibur, mi sono subito trovato a mio agio con lottatori come Ogre, Yoshimitsu e Heihachi (ma quant’è invecchiato rispetto a Tekken 2?), ed è questa la nota più positiva del lotto: giocare un titolo Capcom e ritrovarvi il feeling della controparte Namco è il perfetto sintomo del rispetto del team di Ono nei confronti della squadra di Harada – un rispetto che consente di ritrovarsi, in pratica, con due tipologie completamente opposte di protagonisti, cosa che, ahimè, non era accaduta nell’alquanto limitato Marvel vs Capcom 3.

L'effettistica è ben prodotta e riuscita in questo contesto, ma "il troppo stroppia", si dice, e le Gemme sembrano pretendere un po' troppo visivamente.

Quest’ultimo, e nella fattispecie la sua modalità Eroi&Araldi, “rivive” in SFxT sotto le mentite spoglie delle Gemme, l’aspetto che maggiormente mi interessava del crossover. Il meccanismo è molto semplice: due tipi di gemme, specificamente rivolte all’assistenza e all’attacco sfrenato, sono selezionabili appena prima degli scontri e permettono ai combattenti di avere un aiutino nella realizzazioni delle mosse o una maggiore potenza di difesa/attacco. Al di là delle interessanti premesse, sono piuttosto deluso dalla loro applicazione per due motivi. Il primo è di natura ludica: speravo avessero un impatto maggiore sui match e non si limitassero in gran parte allo svezzamento dei novellini. Il secondo appartiene alla sfera delle costatazioni tecniche: una volta attivate, infatti, le Gemme aggiungono ulteriori colori a un turbinio che avevo già criticato in MvC3 e che puntualmente mi ritrovo a bocciare in questa sede; qualcuno mi spieghi, insomma, il senso di un simile pasticcio in un comparto grafico che pone l’accento (bene, benissimo) sul tratto da fumetto.

Rimanga tra noi, l’altra mezza delusione è la modalità Arcade, la storia, per intenderci. Speravo in qualcosa di più in confronto al classico schema introduzione – combattimenti slegati l’uno dall’altro – finale, qualcosa à la Mortal Kombat in versione 2011. Il potenziale c’era, è stato fatto già meglio di SoulCalibur V (story mode unica e via); peccato che gli sviluppatori nipponici abbiano preferito non sporcarsi le mani in un pericoloso mix di marchi e dedicarsi alla corposità di un gameplay ricchissimo.

Capcom ha introdotto una buona dose di personalizzazione del proprio alias su Xbox Live, che passa anche per il ritocco estetico dei personaggi - peccato per il tutt'altro che lieve lag riscontrato online.

Perché le novità non si fermano alle gemme, anzi: queste sono appena la punta dell’iceberg, se accostate alle semplici Cross Rush e Super Charge, Cross Art e Pandora, questa sì intrigante, in quanto richiede uno sforzo estremo che potrebbe anche non avere il lieto fine. Ve l’avevo detto che Capcom ha voluto fare le cose in grande, no? Ed è questo il risultato – tantissime mosse da eseguire, neanche troppo varie o complicate, nella limitatezza di un povero, nuovo utente. Oppure, mettendomi nei panni di un giocatore paziente e appassionato, una serie di combinazioni da studiare nel corso di mesi e mesi di preparazione. Sebbene non sia altro che un umile servo nella vigna di Ryu e Ken, propendo per l’ultima soluzione, quella che mi vede coinvolto in tutorial e addestramenti vari per carpire i segreti dei grandi lottatori. È una bella prospettiva, dopotutto, che dà un alone di ragionevolezza in più al voler acquistare un prodotto del genere – ripetitivo per definizione – a prezzo pieno e senza attendere le immancabili riedizioni.

Rispetto all’ultimo picchiaduro che ho avuto il privilegio di recensire, il già citato Ultimate Marvel vs Capcom 3, sento di potervi consigliare Street Fighter X Tekken con maggiore tranquillità: prendetelo se siete fan di Tekken – perché bisognava aspettare Capcom per un nuovo episodio degno della saga di Harada e soci… -, prendetelo se siete fan di Street Fighter, prendetelo se avete tempo e voglia di passare interi pomeriggi a capire come eseguire combo o sfruttare la potenza dei due brand. A me è piaciuto, ma sappiate che qui si combatte per il piacere di combattere.


Sviluppato e pubblicato da Capcom, Street Fighter X Tekken è disponibile per Xbox 360 e PS3 dal 9 marzo.

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  • http://www.facebook.com/people/Enrico-Supertramp/100003565042913 Enrico Supertramp

    Soltanto guardando le immagini si capisce che questo gioco trasuda fluidità…Slurp Slurp…non vedo l’ora di metterci le mani, complimenti per l’opinione!XD

    • PaoloSirio

      Grazie! Appassionato?

      • http://www.facebook.com/people/Enrico-Supertramp/100003565042913 Enrico Supertramp

        Più o meno…