NeverDead

NeverDead, la frustrazione del finto game over

di • 7 marzo 2012 • Senza categoriaCommenti (0)1353

Hope this doesn’t mess up my hair!“. Parole di Bryce Boltzmann o, per meglio dire, della sua testolina rotolante. È questo il più grande ricordo che porterò con me dopo aver giocato NeverDead. Attenzione: non ho detto che sarà un bel ricordo. Perché NeverDead è un’esperienza tutt’altro che da ricordare. Si dice che il mestiere del critico videoludico sia bello, uno vero spasso. No, non quando devi recensire – possibilmente portando a termine – prodotti come l’ultimo di casa Rebellion. Infatti non l’ho finito e non ho nessun problema ad ammetterlo.

Il gameplay ricalca quello di Gears of War, con l'aggiunta di una spada. Ma il sistema di mira, poco preciso, va ad aggiungersi agli innumerevoli difetti di un gameplay sconclusionato (NeverDead)

Non ce l’ho fatta, all’ennesima finta-morte che, di fatto, si rivela più frustrante di 10 game over all’ultimo livello di Super Mario; all’ennesima testa rotolante e all’ennesimo “Hope this doesn’t mess up my hair!“, pronunciato con quella voce da ubriaco (e con quel fastidioso sottofondo dei Megadeth) da un personaggio protagonista che, come il resto del cast, sfigurerebbe anche in un film di serie B. Mi perdonino i ragazzi di Rebellion e soprattutto Shinta Nojiri (della cui consulenza da game-designer si è avvalsa l’azienda britannica), ma le cose è meglio dirle in faccia e dirle chiaramente.

Dispiace, però. Perché l’idea di fondo avrebbe potuto funzionare: un personaggio immortale, in grado di continuare a combattere anche senza gli arti o addirittura esclusivamente con la testa (con la quale ci si può infilare nei più piccoli condotti o tubature, manco fosse la Morph Ball di Metroid); in grado di resistere all’autolesionismo più sfrenato, di farsi attraversare da una carica elettrica per aprire il cancello di turno, di darsi fuoco per illuminare una stanza buia. Sì, tutto molto interessante e promettente. Sulla carta. Pad alla mano, NeverDead è un gioco smembrato più del suo protagonista, senza un filo conduttore che dia un senso al suo gameplay, e incredibilmente stancante.


Sviluppato da Rebellion e pubblicato da Konami, NeverDead è disponibile su Xbox 360 e PlayStation 3 dal 3 febbraio 2012.

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