Mentre vi scrivo, il sito ufficiale di Assassin’s Creed è completamente in apnea. Segno di un’attesa che, con ogni probabilità, troverà sfogo soltanto lunedì 5 marzo, alle ore 18 ma anche prima (il countdown piazzato da Ubisoft ha qualche ora d’anticipo), culminando in un annuncio di quelli storici – è il caso di dirlo.
Dopo tre anni di sviluppo, Assassin’s Creed III ci porta negli Stati Uniti, nel periodo della rivoluzione americana, della Guerra d’Indipendenza che le popolazioni locali, i primi, forse sarebbe meglio dirli “secondi”, ad aver abitato quelle terre ed a volersi emancipare dal dominio britannico.
Gli anni sono quelli tra il 1775 e il 1783, a circa tre secoli da Brotherhood e Revelations, ed è lecito aspettarsi che il nostro nuovo assassino, un personaggio con cui, presumiamo, non si chiuderà il cerchio di Desmond e soci, agisca nel bel mezzo della caotica battaglia. Il primo artwork del gioco, preparato per la copertina di aprile del magazine Game Informer, suggerisce che gli utenti potrebbero avere a che fare con condizioni climatiche avverse e, in particolare, con la neve. Sarebbe fantastico ritrovarsi tra le mani un gameplay influenzato, per la prima volta nella storia della serie, dal meteo: un ulteriore elemento di mimetizzazione, ma anche un deterrente per gli spericolati.
Su questo e sui tanti risvolti narrativi, che un simile spostamento spazio-temporale necessariamente implica, Ubisoft è chiamata a fare luce nei prossimi giorni e tra più o meno un mese, quando l’esclusivo coverage di GI metterà piede in edicola.