Rido. Rido perché i rumor che circolano in queste ore, gli ennesimi rumor riguardanti la prossima Xbox – che spesso abbiamo fatto a meno di pubblicare, da queste parti – stanno facendo discutere. E le discussioni mi fanno ridere, specie quelle sui rumor. Ecco perché rido. Rido perché al pensiero di una Xbox “che non legge i giochi di seconda mano” ma che legge i Blu-Ray non si può far altro che ridere. Le reazioni della gente, poi… Oh, quelle sì che fanno ridere.
Sapete una cosa? Voglio contribuire anch’io alle speculazioni. Che magari vi fate qualche risata anche voi. Ma magari no. Partiamo dall’inizio, intanto. Una fonte anonima rivela al blog Kotaku una serie di informazioni sulla prossima Xbox: avrà un lettore Blu-Ray (plausibile); introdurrà Kinect 2 (ovvio); avrà un controller più piccolo (mi dispiace per lei); sarà 6 volte, anzi no… 8 volte più potente di Xbox 360; non leggerà i giochi usati. Ehm.
Sul Blu-Ray c’è molto poco da dire. Scontato è, inoltre, l’arrivo di un Kinect più evoluto e più preciso grazie alla presenza di un chip interno (lo stesso che si vocifera sia stato escluso dalla periferica attuale per ridurre i costi). Il joypad più piccolo mi sembra, onestamente, una roba di cui non preoccuparsi più di tanto (vi scrive uno con le mani in stile Gianni Morandi – ok, forse non proprio così grandi). Se fosse vera, è chiaro. Possibile, in ogni caso, l’introduzione di un controller small - sulla scia di quello che era stato prodotto per la prima Xbox -, o comunque di un restyle, da affiancare a quello attuale. Insomma, credo proprio che difficilmente il joypad che conosciamo sarà mandato in pensione. Poi, oh, vai a sapere.
E arriviamo così al piatto forte della giornata: la zuppa di farro. No, scusate, la questione giochi usati. Che, detta così – “la nuova Xbox bloccherà l’esecuzione dei giochi di seconda mano” – sarebbe anche peggio della zuppa di farro, ma proviamo a ragionare. Kotaku suggerisce un collegamento tra l’account Xbox Live e la copia fisica del gioco, forse tramite un serial number. Sono solo supposizioni, visto che la fonte non ha aggiunto dettagli di nessun tipo alla sua rivelazione. In ogni caso, credo proprio che siamo sulla strada sbagliata.
Se mai fosse vero e, sottolineo, se mai fosse vero… La butto lì: e se il blocco ai giochi usati non fosse altro che un blocco metaforico? Insomma: se Microsoft volesse attuarlo con una politica di digital delivery? Voglio dire, se fosse possibile acquistare un gioco completo dal Marketplace al day-one, a un terzo (sto sognando, sì) di quanto non sia possibile comprarlo oggi in negozio, allora il mercato dell’usato sarebbe debellato su due fronti: sul quello fisico (come fai a rivendere la copia digitale di un gioco?) e su quello – chiamiamolo così che fa figo, anche se non ha molto senso – metafisico (se al lancio puoi comprare un gioco nuovo a 20 Euro non sussiste l’interesse nel comprarlo usato, anche perché nessuno potrebbe vendertelo). In un sol colpo, quindi, Microsoft riuscirebbe a debellare sia la domanda sia l’offerta nel mercato dell’usato. E vissero tutti felici e contenti. Tranne GameStop (e un po’ tutti quelli che lucrano sugli Online-pass).
Io escluderei, quindi, la strada del blocco hardware ai giochi usati – anche perché, nella mia ignoranza, non vedo strade percorribili in questo senso. L’unico modo per bloccare davvero i giochi usati è abbassare i prezzi di vendita di quelli nuovi, e quale modo migliore per farlo, se non la distribuzione digitale? Già, è una prospettiva molto romantica, forse anche un po’ fantascientifica (o fantapolitica, se vogliamo). Adesso, quindi, fatevi pure le vostre meritate risate.
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