WWE '12

WWE ’12 è davvero più grande, più cattivo, migliore?

di • 11 gennaio 2012 • RecensioneCommenti (6)2410

In WWE ’12 persino i menù danno l’idea della rivoluzione che gli sviluppatori di Yuke’s hanno voluto intraprendere: una rivoluzione all’insegna del minimalismo, con un quadro di comandi e mosse davvero scarno e intuitivo, e più in generale un minor numero di variabili a complicare un gameplay arrivato al suo apice nell’edizione 2008.

La spettacolare RKO di Randy Orton fa coppia con le ottime scelte della regia, come, ad esempio, l'allargamento del campo visivo all'esecuzione di una taunt: molto televisivo

Se la parola d’ordine è minimalismo, ne consegue un approccio seriamente vicino alla realtà dello sport entertainment americano: le finisher vengono eseguite senza troppi orpelli e complimenti, le mosse speciali fanno da preludio, sì, ma possono anch’esse condurre agilmente alla vittoria. Come ogni reboot che si rispetti, dunque, WWE ’12 scava nei ricordi e pesca una semplicità persa nel mare di controlli intricati e meccaniche, divise tra abilità e caratterizzazioni poco riuscite, e che per lungo tempo è mancata. Il risultato è un impatto di prim’ordine: esaltante per la rapidità e l’immediatezza dell’azione, per il realismo visivo che da sempre è pregio della software house nipponica al servizio di THQ, ma soprattutto, devo essere sincero, per le mosse eseguibili in men che non si dica e che danno l’impressione di poter chiudere il match a proprio piacimento. Un’impressione di onnipotenza che fa piacere, specie quando controlli il John Cena di turno che, francamente, deve sbrigare la pratica di un dilettante al suo cospetto in tempi brevi.

Ma, superato l’impatto di cui sopra, emergono i limiti del ritorno alle origini. WWE ’12 è troppo semplice: sembra quasi di giocare a WWE All Stars – che si proponeva appunto di arrivare a una giocabilità da arcade. Intendiamoci: che alla base della resurrezione del brand possa esserci un’impronta arcade potrebbe essere lecito, ma dubito fossero quelle le intenzioni. Dubito che, in fondo, i developer volessero farci giungere alla finisher, e dunque alla presumibile chiusura dell’incontro, con un paio di pugni ben assestati e qualche contromossa.

Mi sono posto subito una domanda: perché non posso più andare, col mio bel personaggio, nell’area transennata tra il pubblico e il ring? Non me ne importa più di tanto (o forse sì: in Smackdown VS Raw 2007 era una figata prendersi a legnate in quello spicchio di arena), ma una risposta a tale quesito potrebbe davvero darci la misura di come sia stato trattato l’argomento “reboot”. Se reboot vuol dire tagliare indiscriminatamente ogni idea avuta negli anni passati, come le mosse da assegnare ai protagonisti in base alla loro attitudine o all’ingegnoso sistema delle mosse in movimento – con la pressione dell’analogico destro, ricordate? -, no, cari miei, io proprio non ci sto.

Non ci sto perché al di là del divertimento immediato e subdolo delle prime sessioni, ahimè, non rimane molto. Le modalità offline non sono in grado di soddisfare gli appetiti più esigenti (come il mio, lo riconosco, questa serie la seguo da anni), proprio perché sottostanno alla rivoluzione voluta da Yuke’s. Sono semplici, troppo semplici, e senza un obiettivo di fondo. Si combatte match dopo match, senza particolari deviazioni dalla linearità che un arcade richiederebbe, in Road to Wrestlemania (l’inizio è abbastanza illusorio) e soprattutto in WWE Universe, una sorta di modalità General Manager incrociata con mazzate confusionarie e alla cieca. Non ci siamo, o meglio: WWE ’12 può essere l’inizio di un nuovo franchise, con l’arricchimento doverosissimo che dovrà però seguire nelle prossime iterazioni.

Fino ad allora, lettori ed amanti o malinconici del wrestling, suggerisco di concentrare la vostra attenzione su altre produzioni del genere.

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  • Enrico Santi

    è dai tempi di WCW (“chiama il 196.116.116 riparte la sfida”XD citava la pubblicità)che i giochi di wrestling non mi danno emozioni, senz’altro questo nuovo capitolo non mi farà tornare ai fasti di una volta.

  • Y2J

    QUESTO WWE 12 E’ IL GIOCO DI WRESTLING PIU’ BELLO  DAI TEMPI DI HERE COMES THE PAIN.INFATTI LE RECENSIONI DI MEZZO MONDO LO HANNO LODATO CON ALMENO UN BEL 8,5 DI VOTO.NON E’ ESENTE DA DIFETTI MA E’ IL MIGLIORE NEL SUO GENERE.CON TUTTO RISPETTO NON MI TROVO D’ACCORDO QUINDI CON QUESTA RECENSIONE CHE TRA L’ALTRO HO LETTO PER PURO CASO….

    • Anonimo

      Ciao Y2J, grazie della visita e del commento. Sei in disaccordo con qualche punto in particolare dell’articolo?

      Seguo la serie da molti anni e, come emerge dalla mia opinione, WWE ’12 non è da buttare: manca di un bel po’ di cose per la voglia degli sviluppatori di tagliare i ponti col passato e ricominciare. È una buona base, ribadisco a mio parere, per gli episodi futuri.

      • Y2J

        Ciao Paolo,allora…ti spiego tutto facendoti io stesso una minirecensione personale cosi’ capisci quali sono i punti focali della tua che si scontrano con i miei punti di vista.Innanzitutto premetto che oltre ad essere un fan WWE di vecchia data sono anche un grandissimo appassionato e cultore di videogiochi in generale,inoltre seguo la serie di THQ dai suoi esordi.Da Just Bring It ad oggi ho praticamente acquistato e giocato tutti i titoli in questione.ATTENZIONE PERO’,LA RECENSIONE CHE LEGGERAI NON E’ INFLUENZATA ASSOLUTAMENTE dalle altre che trovi in giro per il web o sulle riviste di settore.E’ semplicemente la mia personalissima opinione sul prodotto sviluppato da Yuke’s!
        Inizio dunque con l’elencarti a mio giudizio i PRO di questo gioco:

        La nuova tecnologia denominata Predator e’ stata implementata nel Gameplay del gioco,grazie ad essa la I.A degli atleti virtuali e’ stata notevolmente migliorata.Essi infatti reagiscono in modo piu’ coerente e vario alle mosse da noi effettuate.I match prendono cosi’ una direzione molto piu’ strategica rispetto alle passate edizioni rendendo gli esiti finali degli stessi non piu’ cosi’ scontati come sarebbe stato logico aspettarsi.A qualsiasi livello di difficolta’ risulta impegnativo terminare l’incontro con una vittoria,ovviamente i neofiti possono contare sempre su livelli piu’ bassi ma anche i veri esperti trovano pane per i loro denti gia’ a modalita’ difficile,senza contare che si possono modificare gli slide utente o CPU a proprio piacimento rendendo cosi’ il tutto adatto al proprio stile di gioco.I comandi sono stati semplificati,ora non esistono piu’ le prese potenti o veloci,ovvero esistono ma variano a seconda della stanchezza e del wrestler che le sta’ effettuando.Per effettuarle non abbiamo piu’ l’uso delle levette analogiche ma e’ tutto affidato al pulsante A.Questa cosa sicuramente non implica una minore difficolta’ nel mettere a segno una mossa vincente poiche’ le varianti dinamiche del match sono a stretto riserbo della suddetta tecnologia Predator che influisce sulla costanza e sulla condizione fisica dei lottatori manovrati dalla CPU.
        Graficamente siamo a livelli eccelsi.Niente di rivoluzionario,e’ chiaro ma l’effetto visivo degli show e’ estremamente curato.I modelli poligonali delle Superstar sono ben fatti.Sebbene in alcuni casi i visi non siano proprio identici alle loro controparti reali(vedi ad esempio quelli di CM Punk o Mason Ryan) i particolari della pelle,le movenze e la fluidita’ dei movimenti sul ring   restano impeccabili,davvero un grande lavoro di riproduzione da parte di Yuke’s.I giochi di luce nelle arene e le entrate sono ricostruite alla perfezione,salvo alcune scelte discutibili nel non implementare le gimmick piu’ recenti di certi wrestler(Mark Henry che f’a’ il suo ingresso da bamboccione….noooo,ti prego!).
        Sulla longevita’ del gioco si potrebbe stare qui a scrivere per ore,le cose da fare in questo titolo sono parecchie:la RTW torna alla carica,stavolta con un unica storia divisa in 3 parti concatenate tra loro.E’ lunga,godibile e ricca di colpi di scena anche se molti storceranno il naso nel trovarla un po’ “pilotata”,e’ una scelta quella degli sviluppatori,che non piace a tutti ma a mio avviso rende la storia molto piu’ conforme alle vicende narrate spesso dalla vera WWE.Torna anche la modalita’ WWE Universe e stavolta sembra molto meno lineare rispetto alla scorsa edizione,durante i match(che programmiamo a nostro piacimento creando le faide che vogliamo e mettendo i titoli in palio QUANDO vogliamo)troviamo infatti una miriade di cute-scene che non si ripetono e una presentazione televisiva fedele all’originale.E’ presente persino la Draft Lottery che possiamo anche disattivare se non ci aggrada…
        Tornano inoltre le modalita’ di creazione che fanno sbizzarrire i fan di tutto il mondo,quest’anno oltre ai wrestler,i filmati e le storyline si possono creare delle arene personalizzate con tanto di logo.Il divertimento sta’ sopratutto nel fatto che i vecchi dinosauri del wrestling come me godranno nel ricreare i gloriosi ring della WWF,WCW o ECW,E perche’ no,anche quelli della moderna TNA.
        Sul comparto Online che dire…. ci sono i soliti match dell’anno scorso,oltre alla Royal Rumble a 40 uomini.Ovviamente il fulcro dell’Online rimane il centro di condivisione in cui si possono caricare le proprie creazioni e scaricare quelle degli altri.
        Infine una menzione la faccio al parco lottatori presente.Ce ne sono piu’ di 60 oltre a quelli scaricabili dai 3 DLC annunciati.

        CONTRO:

        Si sente un po’ la mancanza delle prese ambientali presenti invece in SVR 2011,Si sente anche la mancanza del doppio conteggio,e quella piu’ importante della differenza di peso(Sin Cara che effettua un supplex su Big Show….BAH!) tuttavia e’ da notare lo sforzo fatto dagli sviluppatori nel donare nuove idee al prodotto eliminando purtroppo quelle vecchie,questo per via dei limiti che le console odierne danno alla programmazione.In un futuro prossimo si spera tornino quelle vecchie cose che ci piacevano tanto… 
        Tecnicamente il lavoro di Yuke’s e’ molto valido,si notano ancora pero’ delle compenetrazioni tra i poligoni e alcuni glitch fastidiosi in certe sessioni di gioco.Il pubblico nelle arene e’ molto piu’ reattivo e rumoroso rispetto al titolo precedente ma durante le inquadrature ravvicinate mostra ancora quel “brutto sgranato” che poco si confa’ alla pulizia grafica dell’ambiente circostante.
        Il comparto audio e’ buono,resta pero’ noioso il commento dei telecronisti,poco coinvolgente e molto ripetitivo,inoltre i ring-announcer sembrano manichini parlanti senza un briciolo di espressione…
        Mancano alcune leggende di spicco tipo Bret Hart e Ultimate Warrior  tra i lottatori a disposizione oltre ad alcuni wrestler del presente quali Chris Jericho e personaggi del calibro di Stephanie McMahon,Theodore Long o John Laurinaitis.

        Ecco Paolo,chiudo col mio giudizio finale:
        WWE 12 e’ un gioco rivoluzionario per il suo genere,getta le basi per un futuro roseo del brand e al contempo accontenta migliaia di fan che richiedevano a gran voce uno svecchiamento che puntualmente e’ arrivato.Un ottimo titolo per tutti gli appassionati e per chiunque abbia voglia di “menare le mani” aspettando ulteriori migliorie e aggiustamenti nei titoli che seguiranno…. VOTO PERSONALE:8.7

        Spero che la mia rece ti sia piaciuta,non voglio assolutamente sminuire la tua ma ti ho elencato a mio giudizio tutto quello che mi convince o non convince davvero in WWE 12.
        Ciao e grazie della tua attenzione.

         

        • Anonimo

          Per quando riguarda i “contro” sono decisamente d’accordo. La questione di Sin Cara che ti alza Big Show è una fesseria che avevano eliminato tempo addietro, ed eccocela qui di nuovo: probabilmente per ristrutturare su una base da arcade, come dicevo nella mia opinione. 

          Sui “pro”, invece, mi trovi in disaccordo. Tutta roba molto teorica, che trova, a mio parere, una scarsa applicazione nel gioco. Nel gameplay, in particolare: che l’intelligenza artificiale sia migliorare non me ne sono accorto, dopo una mezz’oretta già dominavo i match contro la CPU (per dirne una).
          Anyways, come dicono gli americanacci, grazie per il tuo commento/contraltare alla mia opinione. Hai dato un’ottimo spunto di completezza ai videogiocatori ancora indecisi sulle qualità del titolo. :)

          • Y2J

            Figurati,per me e’ stato un piacere confrontarmi esprimendo le mie opinioni a riguardo.I videogiochi sono belli solo se ti divertono.Per me WWE 12 e’ fonte di divertimento,per te probabilmente no ma in ogni caso l’importante e’ continuare a sperimentare ogni titolo per poter coglierne pregi e difetti.
            Ciao e buon lavoro! :-)