Quando ho letto questo articolo e realizzato che, sì, Metal Gear Solid 5 si farà, un enorme sorriso si è impossessato del mio volto. Di quelli che ti vengono alla risoluzione di un caso in L.A. Noire, al conseguimento di una striscia di kill in Modern Warfare 3, alla rimonta di una sconfitta già scritta in Fifa 12. Metal Gear Solid 5 si farà, dunque, ed è giunta l’ora di entrare nella concezione che Guns of the Patriots non sarà l’ultimo della serie – tantomeno di quella principale.
Lo ha confermato Hideo Kojima, con i suoi, ormai consueti, toni fatalistici e poco fiduciosi del suo team, parlando di un sequel che “probabilmente” la software house nipponica dovrà sviluppare. I termini usati non mi sono piaciuti tantissimo ma, come si suol dire, questo passa il convento:
“Finché sarò coinvolto nel progetto, non lo sarò ai livelli di Metal Gear Solid 1. Forse potrò fare un solo step. Per MGS1 ho realizzato da solo le mappe, le rotte dei nemici, ho messo le mie mani su tutto – non posso più farlo a quei livelli”.
Il lavoro del guru del development giapponese sulla saga avrebbe dovuto interrompersi già dopo Sons of Liberty, ma i suoi programmi furono guastati da una buona dose di (comprensibili) affetto e perfezionismo:
“Intendevo portarlo a un certo punto e quindi lasciare, ma non ha funzionato, perché è difficile trasmettere un concetto ad altre persone. Ho dovuto riprendere le redini e continuare a preservare quella visione. È per questo motivo che è più facile gestire tutto dall’inizio alla fine”.
Il prossimo progetto di casa Kojima, Project Ogre, sarà svelato dallo stesso Playstation Official Magazine (versione UK) citato sinora. È necessario sottolineare che non vedo l’ora?
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