Non giocavo a Red Dead Redemption dal maggio dell’anno scorso. Quando uscì, praticamente. Pochi giorni fa è arrivata l’edizione Game of the Year ed è stato come rivedere un vecchio amore: pensavi di averlo dimenticato e invece lo trovi ancora più bello, affascinante. Sexy. Magari sto esagerando, ma le sensazioni sono molto simili e, credetemi, quando ho inserito il disco nella console, l’altra sera… non vi dico. Comunque. Ho ricominciato a giocarci e l’annuncio di GTA V (con tanto di trailer) è caduto davvero a fagiolo.
Grazie a Red Dead Redemption e alle sue vaste lande sabbiose e desolate, la fantasia ha iniziato a elaborare le immagini di un nuovo Grand Theft Auto. Qualcosa di molto più complesso rispetto alla Liberty City di GTA IV ma, si sa, la potenza della mente è insuperabile, la fantasia non ha limite. Così pensavo, almeno, finché ieri non ho visto il trailer di GTA V: non mi crederete mai, lo so, ma tutto ciò che avevo immaginato poche sere prima giocando a RDR era lì. Cavalli a parte, ma chi lo sa, nel trailer abbiamo visto un cane passeggiare sulla spiaggia. Sempre di un animale e di una distesa di sabbia stiamo parlando.
Mentre giocavo a Red Dead Redemption immaginavo a quanto sarebbe bello poter avere un panorama così vasto, un’ambientazione tanto grande nella quale girovagare liberamente a bordo, che ne so, di una volante della Polizia o di un camion dei gelati (mi piacciono gli opposti, sì). Mentre giocavo, pensavo al fatto che molto di quanto introdotto da Rockstar nel suo western sarà alla base del nuovo GTA. E la cosa mi riempiva di gioia perché, col senno di poi, GTA IV non era poi così spettacolare, ma Red Dead Redemption sì. Quante cose cambiano in un paio d’anni, quanti passi avanti si riescono a fare con la stessa tecnologia. Pensate a quanti ne saranno riusciti a fare l’anno prossimo (o nel 2013, come prevede il nostro Paolo). Non oso immaginare, eppure il trailer di ieri un assaggio ce l’ha dato. Un bell’assaggio.
A quanto pare, GTA V segnerà un ritorno a San Andreas. Ebbene, San Andreas è sinonimo di varietà, proprio come la California a cui si ispira. Spiagge, asfalto, montagne, foreste. Tutto questo potrebbe attenderci nel nuovo GTA, tutto in un unico pacchetto e tutto, amici, con le potenzialità (magari potenziate, scusate il gioco di parole) di quel Red Dead Redemption che in questi giorni mi sta facendo godere come un matto cavalcando tra Armadillo e Cholla Springs.
Ho un solo desiderio riguardo al prossimo GTA, e non si tratta di una storyline hollywoodiana (ben venga), né del ritorno di Tommy Vercetti (magari!) o di più personaggi giocabili. Chi se ne frega. Io voglio quel senso di libertà. Voglio il west di Red Dead Redemption con la varietà paesaggistica di San Andreas. Voglio rimanere a bocca aperta, essere John Marston nel XXI secolo. Voglio il miglior GTA di sempre.
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