Sesame Street: Once Upon a Monster

Sesame Street: Once Upon a Monster, sono tornato bambino

di • 1 novembre 2011 • RecensioneCommenti (1)1739

Chiamatelo pure edutainment; io mi limiterò, ancora una volta, a chiamarlo videogioco. Non si tiene un controller in mano, è vero, ma il coinvolgimento è ai massimi livelli. Tornate bambini, per un attimo. Immaginate di poter parlare e interagire con quelle marionette colorate che, dalla TV, si rivolgono proprio a voi. A voi. Vi guardano negli occhi, vi chiedono aiuto per scegliere il vestito più bello da indossare al party, e basta un gesto per toccare – letteralmente – quel mondo, perché voi entriate a far parte di quella realtà. E viceversa.

In uno dei primi capitoli, dopo aver risalito un fiore battendo le ali del vostro costume da ape, ripulirete un giardino infestato di spazzatura facendo canestro nei cassonetti con l'immondizia

Immaginate di essere bambini, perché questo è il target a cui si rivolge l’ultimo lavoro di Tim Schafer e a cui, ormai è sicuro, si rivolgeranno i suoi prossimi giochi. Sembrano lontani anni luce i tempi di Brutal Legend, eppure è ancora lui. Stavolta al servizio dei più piccoli, con Sesame Street: Once Upon a Monster (C’era una volta un mostro). E pensare che il gioco era in cantiere fin dai tempi del già citato Brutal Legend: poi, a braccetto con Sesame Street, arriva Warner Bros. e tutto cambia. Il titolo cambia, i personaggi cambiano, ma il gameplay resta. Ed è un gameplay in grado di attrarre e divertire i più piccoli come nessun altro titolo Kinect era ancora riuscito a fare. La cosa incredibile? Anche un adulto potrebbe giocarci senza annoiarsi (anzi, il prodotto dà il meglio di sè proprio quando adulti e bambini lo giocano insieme). Basta tornare bambini, appunto. Solo per qualche minuto.

Definire Once Upon a Monster un videogioco, come ho provato a fare, è in realtà una forzatura. Lo stesso Schafer l’ha definito un libro interattivo, ma io mi spingerei oltre, lo inserirei in una nuova categoria che, probabilmente, si arricchirà di tanti nuovi prodotti nel prossimo futuro. È la nuova frontiera dell’intrattenimento per bambini, qualcosa non solo da guardare – come la TV o il classico DVD – ma con cui interagire in un modo tutto nuovo, con la naturalezza dei gesti e della voce. Una storia non solo da ascoltare, ma alla quale partecipare attivamente, in prima persona, con il proprio corpo e i propri sensi. È la TV del futuro, e Double Fine Productions l’ha già resa realtà su Xbox 360.

I personaggi dello show Sesame Street, famoso in tutto il mondo (e in Italia conosciuto per lo più con il nome de I Muppets), accompagneranno i vostri bambini all’interno di una storia illustrata dove ogni capitolo è una nuova avventura, con diverse attività da svolgere. Mini-giochi, se vogliamo usare una terminologia più classica e, se vogliamo, fuorviante: di fatto, esperienze ludiche ed educative a tutto tondo, legate perfettamente tra loro, che si prefiggono l’obiettivo non solo di intrattenere, ma anche di insegnare qualcosa. D’altronde, questo era lo scopo della serie TV originale, e Tim Schafer è riuscito a trasporlo perfettamente all’interno di un prodotto videoludico di nuova generazione. Giochi basati sui colori, ad esempio, ma anche sulla musica e l’ecologia: imitando i movimenti delle marionette, vi ritroverete a suonare tamburi in stile Guitar Hero e a battere le ali come foste una farfalla; a dirigere orchestre di fiori e a innaffiare un giardino. Tre ore di gameplay complessivo per una durata potenzialmente infinita: i vostri figli vi imploreranno di giocare ancora una volta. Perché tutto, nella sua disarmante semplicità, funziona alla perfezione.

A proposito di giardini, il titolo ricorda molto da vicino quel Viva Pinata di Rare, un gestionale dai toni infantili che, nel 2006, era già in grado di intrattenere anche gli adulti. Lo ricorda non tanto per il gameplay – naturalmente diverso – ma per l’atmosfera e i nobili scopi: intrattenere, educare, divertire. Anche lo stile grafico strizza l’occhio alla vecchia produzione Rare: colori vivi, fur-shading per il pelo delle marionette. E ottimo doppiaggio (in inglese, nella versione testata). Intrattenimento elettronico in senso stretto, insomma. Per bambini. Questo è Sesame Street: Once Upon a Monster. Meglio di Kinectimals, farà la gioia dei più piccoli. E per quanto mi riguarda, è cresciuto a dismisura l’hype per i prossimi titoli Kinect di Schafer. Ma io sono solo un povero, piccolo casual gamer.


Sesame Street: Once Upon a Monster, sviluppato da Double Fine Producations e pubblicato da Warner Bros., è ufficialmente disponibile da ottobre in esclusiva Xbox 360 per Kinect. Un fitto mistero avvolge l’arrivo dell’edizione italiana: non vi è traccia del gioco nei cataloghi dei negozi nostrani. Ci informeremo e ve ne daremo notizia non appena avremo maggiori dettagli.

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    Articolo di notevole importanza, ben fatto, è utilissimo leggerlo, grazie