In casa Playdead è già in lavorazione un nuovo progetto. Dopo il successo – forse inatteso, ma di sicuro meritato – di Limbo, il team con sede a Copenhagen si è messo subito al lavoro e, sebbene parlare con largo anticipo dei propri progetti non rientri tra le corde dell’azienda , il co-fondatore Dino Patti si è concesso una piccola eccezione.
Un’eccezione che non ci dice nulla, sostanzialmente: né il nome del gioco, né la natura del suo gameplay. Tuttavia, il fatto che venga già definito come “più folle” di Limbo mi riempie di gioia e allo stesso tempo mi spaventa. Cosa mai potrà essere più folle di quel gioco?
“Il prossimo progetto è più folle di Limbo, se pensate fosse folle. È più strano, per molti aspetti e sono già molto orgoglioso di lui”, ha dichiarato Patti ai microfoni di Eurogamer.net. “Secondo me è il perfetto ‘progetto due’ per la nostra azienda, perché è simile [a Limbo] per molti versi, ma anche molto diverso”.
Molto simile, ma diverso; più folle e, a quanto pare, colorato. È l’unica informazione concreta che abbiamo sul gioco (insieme al fatto che, ancora una volta, sarà distribuito per vie digitali; forse, fin da subito, su più piattaforme). E non sperate di averne altre nel prossimo futuro: è per il nostro bene!
“I nostri tempi di produzione sono lunghi, quindi non vogliamo che la gente si stanchi”, continua Patti. “Odio quando i grandi publisher mostrano qualcosa uno o due anni prima del lancio. Probabilmente, parleremo del nostro progetto qualche tempo prima [del lancio]. Non abbiamo ancora deciso quando”.
Direi che l’hai appena fatto, caro Patti. Ma grazie. Grazie per la tua sensibilità. Adesso, mandami pure una mail privata con qualche screenshot: non la inoltro a nessuno. Promesso.