C’è qualcosa in più, rispetto alla (spettacolare) felpa nera di Modern Warfare 3, che l’ultimo dietro le quinte del gioco mi fa desiderare ardentemente: il gioco stesso. Activision, e in particolar modo Infinity Ward e Sledgehammer Games, ha lavorato di creatività per quanto riguarda la personalizzazione del multiplayer di MW3, che adesso si articola non solo in nuove armi e modi di usarle, ma anche e forse soprattutto nel sistema delle proficiencies.
Premesso che non so ancora come il termine verrà tradotto in italiano, le proficiencies, selezionabili di volta in volta nelle fasi antecedenti all’inizio del deathmatch, consentiranno ai giocatori di sfruttare abilità inedite come la riduzione dei movimenti dovuti al respiro o l’incremento della velocità; skill che varieranno, naturalmente, in base alla classe a cui decideremo di appartenere. Sarà possibile aumentare la rapidità delle kill corpo a corpo o, più semplicemente, rendere più stabile la nostra arma preferita. Personalizzazione, dicevo, e gli strumenti per ottenerla ci sono proprio tutti.
Altra aggiunta al pacchetto di novità studiate dalle due software house californiane, una barra – simile a quelle dell’energia dei platform – terrà conto dei progressi che il giocatore farà utilizzando una determinata arma. Dunque la scalata dei livelli non riguarda più soltanto il personaggio, ma anche l’armamentario che ne determinerà il successo: più in alto arriveremo, più upgrade sbloccheremo per mitra e compagnia.
Da notare, infine, la fin troppo comoda torretta: un aggeggio da piazzare, in nostra assenza, per rompere le scatole ai competitor di turno. Come a dire, “torno subito”.
Call of Duty: Modern Warfare 3 sarà disponibile da martedì 8 novembre per Xbox 360, PS3 e PC.
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