The Gunstringer

The Gunstringer, Kinect-western con regalino

di • 3 ottobre 2011 • RecensioneCommenti (0)2589

Se c’è una cosa che non manca ai Twisted Pixel, quella è lo stile. Non ditemi che ‘Splosion Man non lo avete provato. Almeno una volta, almeno la demo. Perché solo a guardarli, i giochi Twisted Pixel ti fanno venir voglia di prendere il pad e iniziare a giocare. Sono belli fuori, ecco.

Anche The Gunstringer è bello fuori. Solo che per giocarci non devi neanche prendere il pad. Insomma, questa è l’unica differenza. E allo stile, questa volta, i nostri amici texani hanno aggiunto anche una buona dose di coraggio, quel coraggio che si può mettere in campo solo se si è dotati di un po’ di genialità. A loro non manca neanche quella.

È possibile selezionare fino a sei bersagli per volta e farli fuori in un solo colpo: in sequenza

Diciamolo: fare un gioco che sfrutti per bene Kinect non è facile, lo abbiamo visto più volte. Ci sono dei limiti, anche concettuali. Allora che hanno fatto? Hanno trasformato il tutto in un set di marionette (in parte, credo, per giustificare le scelte alla base dei controlli), preso un’ambientazione western e con due semplici gesti – letteralmente – hanno messo in piedi un sistema di gioco se non altro funzionale. Sul divertente non metto bocca: è più soggettivo del solito.

Un po’ ispirato ai vecchi sparatutto da sala, un po’ al Child of Eden di Mizuguchi (lo so che non c’entra nulla, ma spogliatelo dal design western e mi darete ragione), The Gunstringer è uno shooter su binari ambientato sul palco di in un teatro con scenografia da vecchio west (ma caricaturizzato all’ennesima potenza) e con tanto di pubblico in carne ed ossa. Che giochiate alzati o seduti non fa differenza (incredibile, sì): di base, la mano sinistra controlla il personaggio sia su un asse orizzontale (destra-sinistra, per scansare oggetti e nemici), sia su un asse verticale (per saltare); la mano destra, invece, gestisce il mirino e lo sparo. All’inizio ho avuto qualche problema a coordinare i movimenti, poi ci ho preso la mano (anzi, le mani) e per i primi minuti mi sono sentito un bambino: la destra ha preso automaticamente la posizione da pistolero (indice e pollice, sapete come funziona), e la schiena ricurva tipo Luca Laurenti a Buona Domenica. Poi chiaramente sono tornato in me.

Per far fuoco basta selezionare i bersagli a schermo passandoci sopra col mirino (visto che avevo ragione?) e, quando si è pronti, simulare il rinculo (non è una parolaccia) dello sparo, alzando leggermente la mano. Che vi piaccia o no, il sistema funziona e con qualche variante vi accompagnerà per tutta l’avventura (breve, sull’ordine delle cinque ore: il gioco era inizialmente un Live Arcade). Le fasi platform a scorrimento laterale – in cui bisogna semplicemente saltare gli ostacoli alzando la mano sinistra -, più che come qualcosa che possa aggiungere valore all’esperienza ludica in sè, le ho viste come un’occasione per rilassarsi dai ritmi frenetici delle fasi sparatutto (le spalle sono molto sollecitate). E che l’avventura sia breve, strano dirlo, è un bene, perché i diversivi nel gameplay sono pochi e alla fine dei conti vi ritroverete ad affrontare le stesse situazioni in ambientazioni diverse. La voce che racconta le gesta del pistolero, comunque, vi terrà sempre compagnia (la narrazione è in tempo reale come quella del recente Bastion: nuova moda?).

Se volete, inoltre, c’è un livello di difficoltà hardcore (sbloccabile) dove i nemici sono più agguerriti ma, onestamente, sono morto dopo pochi secondi: il sistema di controllo è sì preciso (c’è anche la copertura stile Gears of War), ma non abbastanza da permetterti di far fronte a una mole di proiettili come quella; e una modalità multiplayer dove un secondo giocatore può prendere il controllo di un altro mirino per darvi una mano.

The Gunstringer mi è piaciuto, l’avrete capito. Ha le fattezze di una produzione tirata su con cura, lo si vede dai piccoli dettagli. E inoltre mette a punto un sistema di controllo senza pad che in molti, con tutta probabilità, imiteranno in futuro. Considerando il prezzo ridotto e la presenza nel pacchetto di un altro dei migliori titoli Kinect in circolazione (Fruit Ninja Kinect), potreste (dovreste? Se non volete far prendere troppa polvere alla periferica, probabilmente sì) farci un pensierino.

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