Fruit Ninja Kinect

Fruit Ninja Kinect: Siamo alla frutta

di • 13 agosto 2011 • RecensioneCommenti (0)1941

La frutta d’estate fa bene. Cioè, la frutta fa bene sempre. Però d’estate è doppiamente consigliata. Quindi, se capitate dalle parti del mercato, quello di Xbox Live, cercate la bancarella della frutta di Halfbrick Studios. C’è quella di stagione che è in offerta, freschissima. Costa 800 Microsoft Points, ma potrete acquistarla a una sola condizione: tagliuzzarla bene bene. Ma proprio bene bene. Altrimenti non ve la vendono proprio, eh.

Che poi, oh, non è che sia proprio in offerta, visto che costa qualcosa come 10 Euro al pezzo, però il divertimento è assicurato, quindi chissenefrega. Quando l’ho comprata, questa frutta, è andata dritta nel mio catalogo Xbox Live Arcade, sotto la voce Fruit Ninja Kinect. Non sembrerebbe, ma questo è un bel problema, perché ogni volta che voglio mangiarla, cioè, tagliarla, devo prendere il pad e andare nel catalogo. Io non usare pad. Io avere Kinect. Comprende?

Comunque, sacrificio fattibile, considerato che ho preso il pad in mano per 20 anni, prima dell’avvento del Kinect-coso. Quando finalmente poso il pad sul tavolo e mi metto davanti al sensore per tagliare la frutta, posso farlo subito perché lo stesso menù è fatto di frutta da tagliare. Quindi taglio quel frutto lì, dove qualcuno ha scritto “Gioca ora”, e inizio con la modalità Classica, una delle tre già disponibili su iPhone, perché è sulla piattaforma Apple (come poteva essere altrimenti?) che ‘sto gioco della frutta è nato, prima di arrivare su Xbox 360. In questa modalità, come in tutte le altre, la tua sagoma è riprodotta sotto forma di ombra su uno sfondo color legno e la frutta inizia a spuntare dal basso per poi ricadere per via della forza che Newton scoprì qualche centinaio di anni fa – guarda caso con una mela. Dunque, prima che cada (non la mela di Newton, la frutta in generale), devi tagliarla muovendo le braccia, che a quel punto non sono più delle braccia, ma delle lame tipo quelle dei ninja. Al terzo frutto mancato è game over. Ma occhio anche alle bombe bastarde. Anche con quelle è game over.

Poi c’è la modalità Arcade, dove puoi far cascare la frutta, tutta quella che vuoi, ma non ti conviene, perché hai solo 60 secondi per tagliarne il più possibile e accumulare punti (lo sapevate che esistono delle banane speciali che rallentano il tempo?; al mercato non le ho mica trovate). E infine Zen, l’altra modalità dove hai un minuto e mezzo e non c’è nessuna bomba a romperti le scatole.

La frutta in compagnia però è più buona, è risaputo (?). Quindi se avete ospiti a casa (solo a casa, niente multiplayer online) e volete offrirgliene un po’, ci sono due modalità apposite, Battaglia e Squadre, una competitiva, l’altra cooperativa. Il succo (…) però è sempre quello: tagliare. Ma sapete una cosa? Non è mai stato così bello essere scemi in compagnia davanti alla TV: fate solo attenzione a non farvi male, ‘ché non è proprio difficile colpirsi in faccia. Sul serio. Certo, le braccia non la penseranno allo stesso modo, ma anche il movimento, come la frutta, fa bene.

Nonostante questo, intendo il potenzialmente letale male alle braccia, quella creata da Halfbrick è una frutta che può creare assuefazione, grazie alle classifiche e ai punteggi degli amici direttamente sbattuti in faccia, nel menù e a fine livello. La voglia di battere quel dannato punteggio è più efficace di un antidolorifico; anche perchè, pur minima, la strategia è richiesta (specie per le combo più complesse): non è un semplice taglia-taglia. Dategli ‘sti 10 Euro se avete Kinect. È frutta di stagione. È buona.

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