Anteprima – Tomb Raider (Xbox 360)

di • 30 aprile 2011 • AnteprimaCommenti (0)1512

Inizia a diradarsi la giusta nube di mistero che ha sinora avvolto uno dei titoli più attesi del prossimo autunno, il tanto desiderato reboot della serie Tomb Raider. Si chiamerà semplicemente così, innanzitutto: Tomb Raider. Una scelta, questa, ispirata agli altri "ricominciamo" di brand come Medal of Honor che, pur non ottenendo né gli applausi della critica né il desiderato scettro degli sparatutto, ha ottenuto un buon riscontro nei negozi di videogiochi; riscontro a cui aspirano Square Enix e IO Interactive, rispettivamente publisher e sviluppatore del titolo, che molto hanno investito sul ritorno della bella Lara Croft.

Quest’ultima sarà molto diversa dalla donna coraggiosa ed emancipata che abbiamo conosciuto negli scorsi episodi: la vedremo (anche ma non solo, poiché cambierà aspetto nel corso della trama) giovane sofferente, spaventata, combattente per la propria sopravvivenza sull’isola completamente deserta che l’ha inghiottita in seguito a una sciagura navale nello stile de La Tempesta shakespeariana. Ogni singolo aspetto del gameplay è stato ristudiato per rispondere alle esigenze degli appassionati dell’action/adventure in terza persona: interfaccia grafica ridotta all’osso, pochissimi aiuti – limitati, probabilmente, al solo illuminarsi degli oggetti utili con il Survival Instinct della protagonista e ai quick-time event – e un’area dell’isola, un arcipelago nei pressi della costa giapponese, dedita all’acquisto di abilità o strumenti; il resto delle location potrà essere sfruttato – attenzione, fan degli RPG – per la ricerca di quest primarie e secondarie. I puzzle saranno più complessi rispetto al passato e proporranno sfide relative non soltanto all’osservazione dei fondali ma anche, forse soprattutto, al modo in cui acqua e fuoco interagiscono, alla gravità e alle esplosioni mosse dall’inedito Crystal Engine, in grado tra l’altro di generare visuali realistiche e claustrofobiche vicine a quelle dei serial TV americani.

Proprio da televisione e cinema i danesi di IO Interactive hanno tratto grande ispirazione: mentre sono chiari i riferimenti all’ormai leggendario Lost, gli sviluppatori hanno lavorato più sottilmente nel citare "127 ore" (Lara spinta al limite della sopportazione fisica) e "Batman Begins" (il cammino della protagonista che diventerà poi la famosa eroina), oltre che vari blockbuster videoludici – quali Uncharted, che già di suo aveva tributato Tomb Raider, Half-Life 2 e Assassin’s Creed.

Che la software house di Copenhagen abbia finalmente trovato il binario più appropriato al suo marchio di punta?

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