Recensione – De Blob 2 (Xbox 360)

di • 6 marzo 2011 • RecensioneCommenti (0)887

Colorato è bello. Grigio è brutto. De Blob torna, a due anni di distanza dal debutto su Wii, portando con sé lo stesso, identico e colorato messaggio. Prisma City è sotto assedio, il "Compagno Nero" è un tipo, come dire, monocromatico. E la INKT Corporation non è da meno. La città è stata schiavizzata, deturpata, scolorita, i suoi abitanti resi degli automi slavati (si chiamano Grigioni, non a caso!).

[img alt='de Blob 2 presenta anche delle fasi a scorrimento laterale']/immagini/Articoli/category1505/picture114225.aspx[/img]

La premessa è quella di un film fantascientifico, in realtà De Blob – come il suo seguito, che abbiamo provato in versione Xbox 360 – è quanto di più adatto a un pubblico infantile si possa oggi trovare sul mercato. Ma nonostante il suo gameplay spensierato, e tuttavia intrigante, finirà per piacere anche a chi, più avanti con l’età, leggerà in esso dei messaggi attuali, anche profondi. In alcuni frangenti ci si può addirittura vedere la situazione di molti comuni italiani, per dire. Ma alla fine quel che conta è divertirsi e più passeranno i minuti, più il gioco saprà farlo. Dimenticherete le metafore più o meno velate e vi sarà concesso il potere di cambiare le cose a suon di vernici sgargianti. In De Blob potete davvero fare qualcosa per cambiare il mondo. Divertendovi.

I controlli sono quelli tipici di un platform tridimensionale, e in occasione del debutto su console HD è stata anche introdotta la possibilità di entrare negli edifici per esplorarli con una visuale a scorrimento laterale, old-style, tra interruttori colorati, ascensori ed enigmi. Tipo Super Mario. Tipo.

De Blob è una spugna antropomorfa, ma pur sempre una spugna, e potrà quindi inzupparsi di vernice e rotolare liberamente per la città colorando ogni cosa con cui verrà in contatto. L’effetto è devastante (in senso positivo): tramite un gioco sinestetico, le musiche in crescendo accompagneranno ogni vostra mossa finché a un tripudio di colori non corrisponderà un trionfo musicale. A missione compiuta, sentirete quasi un brivido lungo la schiena.

[img alt='Il mondo di de Blob non è iper-colorato. Lo diventa con il vostro aiuto.' align='center' width='400']/immagini/Articoli/category1505/picture114226.aspx[/img]

Le prime fasi sono un tutorial continuo. Ma necessario. Il consiglio è quello di non demordere perché come le sue musiche, De Blob 2 è un crescendo e svelerà le sue potenzialità a piccole dosi. Acquisirete nuovi poteri e abilità, e i livelli si faranno più complessi, tanto da richiedere un approccio strategico quando, ad esempio, dovrete colorare le pareti di due edifici adiacenti con colori diversi. Colori che potrete ottenere da apposite vasche o che dovrete creare miscelando quelli primari per ottenere tonalità più particolari.

E si può giocare anche in due. Se solo la modalità co-op fosse stata resa più interessante (il secondo giocatore si limita a prendere i panni di Pinky, la "guida" di De Blob, ricoprendo quindi un ruolo marginale) e magari giocabile online, beh, avremmo quasi raggiunto la perfezione.

Per fortuna, da soli ci si diverte. Il tempo limite per le missioni principali (intervallate da filmati in computer grafica di prima qualità e dalla spiccata ironia) aggiunge quel po’ di pepe che non guasta, ma a fine livello avrete tutto il tempo per dedicarvi agli obiettivi secondari. Di roba da fare (e colorare) ce n’è in abbondanza. E di stancarsi, proprio, non se ne parla.

                                                                                

8

/10

 

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