Titolo: Two Worlds II
Genere: Action RPG
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Reality Pump
Publisher: Newave Italia
Data di uscita: 29 Novembre 2010
Ad esser sinceri, il primo Two Worlds era tutto fuorché un buon gioco. Un comparto grafico arcaico, un sistema di controllo derivativo, una serie di bug più o meno consistenti ed una longevità appena sufficiente, rendevano il titolo Zuxxez Entertainment un mero ‘Oblivion-clone’, con tutti i contro che questa definizione porta con se. Ragion per cui, le aspettative attorno a questo sequel erano quantomeno basse, considerando appunto la mediocrità del predecessore. Ma… c’è un ‘ma’. Reality Pump, sviluppatore del gioco in questione, si è rimboccata le proverbiali maniche per la lavorazione di TWII, offrendo al giocatore tutto quello che mancava nel prequel e molto altro ancora.
La trama di Two Worlds II prende piede alla fine del primo capitolo. Dopo lo sterminio del popolo degli orchi, ci ritroveremo nei panni del Mercenario caduto per mano dell’imperatore Gandohar, ancora intento a cercare di salvare il Signore del fuoco Aziraal, rinchiuso nel corpo di nostra sorella Kyra. Tuttavia, nonostante ci odi con tutto se stesso, l’imperatore non potrà ucciderci, dato che la nostra energia vitale è legata a doppio filo ai suoi piani malvagi. Quindi, nei panni del protagonista, saremo chiamati ad esplorare in lungo e in largo un vastissimo universo fantastico popolato da creature ed esseri di ogni specie, al fine di chiudere una volta per tutte i conti con il malvagio Gandohar. [img alt='Una bella cartolina.']/immagini/Articoli/images/114051/180×135.aspx[/img]
Dal versante ludico, Two Worlds II riprende quanto visto nel primo capitolo, migliorando però ogni aspetto, al fine di offrire un gameplay variegato e divertente per tutta la durata dell’avventura. Gli sviluppatori di Reality Pump hanno preferito focalizzare le loro attenzioni su di una narrazione ed uno sviluppo della trama più lineare, dettaglio questo che si riflette oltremodo sull’avanzamento del gioco: missioni più lineari (si tratta di andare da un punto A a un punto B) e sub-quest meno dispersive (che possono essere relative all’uccisione di un bandito, oppure alla disinfestazione di una cantina), rendono TWII un gioco di ruolo in terza persona dalla marcata impronta action, distante anni luce dalle meccaniche di un Dragon Age di sorta. Il sistema di crescita del personaggio e la possibilità di sbloccare diverse abilità nel corso del gioco (tramite la lettura di tomi trovati lungo il cammino) assicura una longevità di tutto rispetto, forte anche di un bestiario realmente variegato e ricco (dinosauri, minotauri, scheletri e molto altro ancora faranno di tutto per bloccarci il cammino).
Ma il fiore all’occhiello della produzione è il motore di gioco GRACE, capace di ricreare con disinvoltura le foreste, le città, le savane, i deserti e le caverne che andranno a comporre il mondo fantasy di Antaloor. Anche le animazioni dei vari personaggi del gioco risulteranno molto più naturali rispetto ad un Elder Scrolls qualsiasi. Lo spettacolo a cui assisterete sarà quindi decisamente migliore se paragonato al blando primo episodio, anche per quanto concerne il comparto audio, forte di una colonna sonora epica e di un doppiaggio in inglese di buona fattura (nel nostro idioma troveremo solo i sottotitoli). E, ad affiancare la già di per se ottima campagna per giocatore singolo, segnaliamo anche la presenza di un corposo comparto online, forte di ben cinque diverse modalità suddivise tra competitive e cooperative: si va da una modalità Duello ad un classico Deathmatch a squadre, passando per la modalità Avventura, in cui otto giocatori dovranno affrontare assieme ben sette differenti capitoli.
Quindi, contro ogni previsione pessimistica, Two Worlds II è un gioco di ruolo/d’azione fantasy davvero sorprendente. Varietà, divertimento, un buon tasso di sfida ed un comparto tecnico e scenografico realmente all’avanguardia segnano in positivo l’ultimo parto di casa Reality Pump, un gioco che soddisferà appieno tutti gli amanti dei giochi di ruolo a sfondo fantastico (e non solo) grazie alla passione e alla cura con cui è stato realizzato. E chi se lo aspettava.
7.5 |
/10 |