Recensione – Fist of the North Star: Ken’s Rage (Xbox 360)

di • 1 dicembre 2010 • RecensioneCommenti (0)834


Titolo: Fist of the North Star: Ken’s Rage
Genere: Fighting Game
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Koei Tecmo Games
Publisher: Koei Tecmo Games
Data di uscita:  05 Novembre 2010

Alzi la mano chi di voi non ha mai sentito parlare di Ken il guerriero oppure lo odia… bene, accomodatevi fuori. Ora alzi la mano chiunque detesti i giochi Koei in stile Dynasty Warriors… perfetto, seguite fuori la prima fila. Adesso che siamo rimasti in pochi, possiamo iniziare questa recensione; non fraintendete, non abbiamo nulla contro un’audience allargata, semplicemente trovavamo futile sprecare il tempo di chi non potrebbe in alcun modo interessarsi al titolo in questione, poiché, diciamolo subito, questo è un gioco che non ha alcuna chance di attirarsi gli sguardi di cupidigia del giocatore medio. Al contrario, è possibile che non soddisfi pienamente persino quella risicata utenza cui pare destinato.

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Tralasciamo serenamente di raccontarvi chi sia Kenshiro e la sua odissea: avendo salutato tutti gli ignoranti ad inizio recensione, possiamo già argomentare sulla qualità di questa riproduzione digitale dell’epopea Hokuto. Diremo subito che siamo dinanzi alla migliore rappresentazione ludica del manga, compito non improbo in verità, data la mediocrità dei precedenti tentativi e le concomitanti potenzialità della next-gen. Graficamente, infatti, troviamo un’ottima modellazione di personaggi ed ambienti, quest’ultimi un po’ piatti, anche a causa della matrice post-apocalittica che lascia in fondo poco margine di fantasia per scenari e palette di colori. Meno soddisfacenti sono le animazioni dei modelli poligonali, non al top della fluidità, all’interno di un motore grafico comunque performante, complice anche la pochezza di interazione con location ed affollamento dello schermo. Esaurito il capitolo estetico, vengono le note in parte dolenti del gameplay, nulla più che una versione extended dei giochi che citavo in avvio, appartenenti al franchise Dinasty Warriors sinonimo ormai di scellerato button-mashing e richiesta di un esorbitante, frustrante quantitativo di tempo e dedizione per il completamento al 100%. Non un grande biglietto da visita, quindi, per questo titolo, che tra l’altro spicca anche per le aggiunte appositamente apportate, quali una mediocre componente platform (dura rivelazione per i fans: Ken può uccidere 100 nemici con il rutto di Hokuto, ma salta tra gli ostacoli come il dolce Remi) e il Dream Mode che offre scenari addizionali, affiancati alla campagna, o Legend Mode. Quest’ultima dovrebbe ripercorrere la storia originale di Ken, ma la narrazione si presenta blanda, frammentata da un susseguirsi di scontri troppo simili che culminano periodicamente nei momenti topici dei combattimenti contro i famosi boss del manga.

A risollevare le sorti della campagna provvede la possibilità di giocarla con uno qualsiasi dei personaggi principali della serie, quali Raoh, Rei o Mamiya, ciascuno accuratamente riprodotto e dotato di un proprio stile di combattimento, le cui peculiarità sono abbastanza funzionali e godibili. Soddisfacente anche la presenza di quest minimaliste all’interno delle vaste mappe in cui si dipana, purtroppo linearmente, l’azione; grazie a tali missioni potrete far crescere il vostro personaggio ed arricchirlo di poteri speciali, sempre utili in vista dei più impegnativi confronti di fine livello. Nulla per cui strapparsi i capelli, comunque, mentre mettiamo in conto difetti quali visuali non impeccabili che dovrete a volte correggere manualmente (con le probabili conseguenze per la salute del vostro alter-ego digitale) ma soprattutto la ripetitività dell’azione, che potrebbe venire a noia anche ai fan più accesi nel medio termine.

Aggiungete al quadro la totale assenza di multiplayer, sostituito dal limitato co-op proposto dalla modalità Sfide; metabolizzate la delusione per il mancato utilizzo della colonna sonora originale dell’anime, sostituita da una poco corposa batteria di pezzi metal funzionale ma anonima; infine piazzate l’ultimo chiodo sulla bara del titolo per la scellerata decisione targata Koei di vestire Ken di Dolce & Gabbana, salvo richiedere agli acquirenti un esborso extra sul Marketplace di Xbox Live pari a 240MP per comprare il costume originale. Sommate tutto ciò e crediamo concluderete che Fist of the North Star: Ken’s Rage è un titolo destinato a pochi, e per poco tempo.

                                                                                

6

/10

 

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