Recensione – Pac-Man CE DX (Live Arcade)

di • 29 novembre 2010 • RecensioneCommenti (0)814


È difficile parlare di Pac-Man come se lo si fosse giocato, nella sua ennesima edizione, per la prima volta. Il lavoro di fino, certosino quanto fedele, realizzato da Namco lo merita, lo merita quel Pac-Man che continua a regalarci le stesse videoludiche emozioni, in HD e con neppure dieci percorsi, dello scorso ventennio. Il feeling tra Xbox 360 e quel-cosino-giallo è d’altronde perfetto, ai livelli del cabinato, sarebbe quindi un delitto non riproporlo in più salse per i fan e gli addicted che, semplicemente, vogliono rilassarsi – si fa per dire – di tanto in tanto alla console. Allora quali sono i segreti di questo gioco? Non ce ne sono, a nostro modo di vedere.

Pac-Man è estremamente sincero con l’utente: eccomi, ti farò mangiare palline gialle per ore, ti farò inseguire da fantasmini indemoniati che talvolta, però, tu stesso potrai inghiottire; ti darò due minuti per sopravvivere e, nel frattempo, realizzare un record per cui vantarti con gli amici – sembra dire, il vecchio Pacman, tirando fuori dal cilindro la più classica delle formule ludiche, ossia il rischio sommato alla sfida. Ti prenderò anche in giro, pare continuare, con le decine di personalizzazioni da applicarmi a inizio partita; ti farò credere di essere forte, ma alla fine, lo sappiamo entrambi, comanderò sempre io.

Comanderà sempre lui, forse no perché la learning curve è ridotta all’osso, ma vuoi vedere che stavolta lo freghiamo… ?

                                                                                

9

/10

 

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